Umbria zona arancione: regole prorogate fino al 3 dicembre

C'è la firma del ministro sul documento

Roberto Speranza (Ansa)

Roberto Speranza (Ansa)

Perugia, 24 novembre 2020 - Almeno fino al 3 dicembre l'Umbria resterà zona arancione. Questo dice la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza dopo gli ultimi monitoraggi sui dati delle regioni. Insieme all'Umbria, resta arancione anche la Liguria. Il colore dunque resta arancione, fatte salve possibili nuove decisioni come ha previsto il dpcm del 3 novembre. 

E' un momento importante per l'Umbria e per la lotta contro il contagio. Dopo i numeri altissimi delle scorse settimane e la grande pressione sugli ospedali, la situazione adesso è più stabile. Per il secondo giorno consecutivo, in questo martedì 24 novembre calano ancora gli attualmente positivi in tutta la regione. 

Intanto i consiglieri regionali dei gruppi di opposizione (Partito democratico, Movimento 5 stelle, Patto civico per l'Umbria e gruppo Misto) chiedono la convocazione tempestiva, anche prima della prossima seduta dell'Assemblea legislativa, del tavolo di confronto istituzionale fra tutte le forze politiche per la gestione dell'emergenza sanitaria nella regione.

Ricordiamo che tra le principali regole in zona arancione c'è il divieto di uscire dal proprio comune di residenza e di limitare comunque al massimo gli spostamenti riducendo quelli non necessari. 

«Riteniamo che in questo momento - affermano, in una nota della Regione - ciò che serve al Paese e all'Umbria sia un dialogo responsabile tra maggioranza e opposizione. Lo abbiamo promosso noi per primi, dalle file della minoranza dell'Assemblea legislativa della Regione Umbria, per dimostrare, ancora una volta, che l'interesse dei cittadini viene prima di ogni altra cosa. Sono trascorsi ormai sette giorni da quando abbiamo inaugurato il tavolo di confronto istituzionale e portato all'attenzione della presidente Donatella Tesei le nostre dieci proposte per gestire la nuova fase dell'emergenza; per correggere gli errori, recuperare il tempo perduto, fornire spunti di riflessione ed idee e per guardare avanti insieme, con maggior incisività e determinazione. Spiace dover constatare, però, che, al momento, non ci sia stato fornito alcun riscontro nel merito delle proposte presentate né su come proseguire i lavori congiunti».