Firenze, 26 novembre 2012 - Matteo Renzi conquista la Toscana. Alle primarie del centrosinistra, il rottamatore spopola nella sua regione con il 51,98% contro il 36,32% di Pier Luigi Bersani. Risultato ancora più netto a Firenze, dove il rottamatore vola oltre il 52 per cento.

I DATI NAZIONALI - Per i dati nazionali rispettate le previsioni della vigilia: sarà ballottaggio. Bersani è al 44,9%, Renzi al 35,5%, Vendola al 15,6%, Puppato al 2,6% e Tabacci all'1,4%. Sono i dati, ancora ufficiosi, diffusi questa mattina alla trasmissione di Rai 3 Agorà, da Nico Stumpo, coordinatore nazionale delle primarie del centrosinistra. Diverse le cifre raccolte dal comitato di Renzi, che fotografano un distacco più lieve: "43,4 contro 38,8". A trainare la vittoria di Bersani, oltre all'Emilia Romagna, sono state soprattutto le regioni del Sud. Testa a testa invece con Renzi sia al centro (Marche e Umbria) sia in Piemonte. Il sindaco di Firenze ha stravinto nella sua Toscana e Vendola è andato bene in Puglia.

 

TOSCANA, RENZI ESPUGNA LE ROCCAFORTI ROSSE -  Per il Pd del segretario un risultato durissimo quello in Toscana, dove città e province sono tutte guidate da amministratori pidiessini, molti dei quali schierati apertamente con il segretario.  Cadono le roccaforti rosse. Il sindaco di Firenze vola a Castelfiorentino, di cui si ricordano 'antichi' risultati bulgari del veccio Pci, mettendo a segno il 61,4% contro il 31,9% di Bersani mentre Vendola si ferma al 5,1%. Renzi conquista la maggior parte delle province toscane, tutte rosse, e si riafferma a Firenze. Il rottamatore la spunta anche a Pontedera, la città della Piaggio, ma anche del presidente della Regione Enrico Rossi, deciso sostenitore del segretario del Pd. Va forte a Sesto Fiorentino e a Scandicci, due grossi comuni della cintura fiorentina di antica tradizione operaia. A Grosseto Renzi è al 48% contro il 35,5% del segretario.
 

LA VITTORIA NELLE CITTA' BIANCHE - Renzi vola nelle province più bianche, a Lucca e in Versilia (oltre il 50% dei voti rispetto al 30% di Bersani), dove si segnalano molti votanti del centrodestra, e anche ad Arezzo (intorno al 62% contro il 29,73% del segretario), dove trova il consenso anche di un ex assessore di An. E' sopra il 50%, a Siena, a Prato dove sfiora il 57%, a Pistoia. A Pisa avanti Renzi.

 

LE CITTA' DI BERSANI - Bersani difende la posizione in due sole province, a Livorno dove ottiene il 48% (35% Renzi, 14,5% Vendola), e a Massa (47 contro il 35). All'isola di Capraia 19 le persone che hanno votato per Bersani, 17 quelle che invece hanno scelto Renzi, 10 hanno votato per Vendola, un voto è andato a Laura Puppato. Nessuno invece ha ritenuto di votare Tabacci. Bersani vince a Piombino, la città dell'acciaio dove gli operai, con al loro fianco il sindaco pidiessino Anselmi, lottano per la sopravvivenza della ex Lucchini, una delle più grandi industrie siderurgiche italiane oggi in mano ai russi: 53,17% il segretario del Pd, mentre Renzi si ferma al 34,38%, Vendola al 10,53%, Puppato all'1,52% e Tabacci allo 0,4%. Anche nella Val di Cornia e all'isola d'Elba Bersani è al 47% e Renzi al 37%. 


AFFLUENZA - Oltre tre milioni di italiani al voto. Boom di partecipazione in Toscana, patria del rottamatore:  affollati tutti i 1.021 seggi toscani. Alle 17,30 in Toscana erano già andate a votare oltre trecentomila persone. Lo dicono gli organizzatori delle primarie del centrosinistra. Solo nella città di Livorno, alle 19, avevano votato in 13 mila, mentre a Firenze città il dato delle 17,30 indicava oltre 35 mila votanti.