AREZZO, 27 novembre 2012 – E' Arezzo, la capitale di Renzi. In nessun altra provincia toscana, e tantomeno italiana, il sindaco rottamatore ha vinto con la percentuale ottenuta qui, il 61,9%. Un dato che viene sottolineato anche da Marco Donati, il coordinatore aretino del comitato per Renzi e dalla sede centrale del comitato stesso a Firenze, dove Matteo si sta già preparando al ballottaggio.

Ad Arezzo stravince Matteo Renzi. Nel capoluogo i risultati di tutti i seggi: Matteo Renzi 58,9%, Pierluigi Bersani 29,8%, Nichi Vendola 9,4%, Laura Puppato 1,3%, Bruno Tabacci 0,4%.

Lo scrutinio definitivo, 112 sezioni su 112: Matteo Renzi 61,9%, Pierluigi Bersani 29,5%, Nichi Vendola  7%, Laura Puppato 1,2,%, Bruno Tabacci 0,3%.

In città tutti i seggi sono andati al rottamatore, in provincia Renzi vince ovunque tranne a Chitignano dove prevale Bersani col 42% contro il 41,5. Vince a Cavriglia (1703 i votanti, a Renzi 1030 voti, a Bersani 515, il 60% contro 30: commenta Enzo Brogi, partecipazione straordinaria, sono felicissimo). Vince Renzi anche a Bibbiena (nei due seggi 596 voti contro i 200 di Bersani), a Foiano (510 voti contro i 315 di Bersani), ad Anghiari (423 contro 134), a Cortona centro (232 conro 100), a Sansepolcro 1 (303 contro 195). Ufficiale il risultato di Talla: Renzi 46%, Bersani al 29.

Questi gli altri dati: Seggio Giotto: 647 Renzi, 309 Bersani; Pescaiola: Renzi 525, Bersani 248; Chiassa: Renzi 51 Bersani 36; Tortaia: Renzi 480, Bersani 266; Saione: Renzi 517 Bersani 360; Giovi: Renzi 100, Bersani 46; Fiorentina: Renzi 359 Bersani 188. E ancora a Montalto Renzi 155 Bersani 42. Il sindaco di Firenze vince in tutte le sezioni di Cavriglia. E' in testa a Ciggiano e Oliveto. Si profila dunque in sede locale un voto in controtendenza rispetto a quello nazionale dove sembrerebbe prevalere Bersani sulla base di un exit poll di Pieppoli: 44 contro 63, con Vendola al 16.

Teoricamente urne chiuse per le primarie del centrosinistra ma in alcuni seggi ci sono ancora code da smaltire. Intanto arrivano alcune informazioni ufficiose dalle quali sembrerebbe che Matteo Renzi sia in testa in alcune sezioni della città, ma anche in tradizionali roccaforti rosse quali Terranuova, Cavriglia, Civitella. Ufficiale il rislutato di undici sezioni dislocate a Chiassa, Palazzo del Pero, Castelluccio, Chianacce, San Giustino Valdarno, Mercatale di Montevarchi, Ortignano, Pratovecchio, La Penna di Terranuova, Sestino, Talla. Renzi è al 59%, Bersani al 31.

L'affluenza è già al record: 28 mila votanti alle 17, dei quali 6700 in città. Erano stati oltre i 21 mila votanti per le primarie di Prodi, di questo passo pare alla portata quota 40 mila. Alle 12 avevano votato 14 mila persone. In alcune sezioni c'è ancora coda, dalla Cgil all'Aurora al Giotto. Proprio qui ha votato in mattinata la nonna di Matteo Renzi. Sempre al Giotto ha votato l'ex assessore allo sport della giunta di centrodestra guidata da Luigi Lucherini, Gianfrancesco Gamurrini, che ha scelto di appoggiare Matteo Renzi. L'ex amministratore, con un passato nelle file di Alleanza Nazionale, ha scelto di votare per il sindaco di Firenze e si e' presentato di buon mattino al seggio allestito nella zona di Arezzo dove risiede. ''Piu' che una motivazione politica - ha dichiarato - l'ho fatto per simpatia verso l'uomo e per l'eta'''. Sulla sua pagina facebook l'ex assessore ha pubblicato la notizia con corredo di foto.  Famiglie, stranieri, persone di tutte le età con momenti di punta, ci dicono in alcuni seggi, all'uscita dalle Messe. In altre sezioni sono finite le schede per votare e si è dovuti partire per Firenze per recuperarle.

E' il (P)D-day. Si vota per le primarie dalle 8 alle 20, ma il numero delle registrazioni pre-elettorali era già altissimo nella serata di ieri: 15 mila, secondo i calcoli ufficiali degli esperti del partito, mentre Matteo Renzi chiudeva la sua campagna elettorale a Montevarchi con un altro bagno di folla. I bersaniani invece hanno messo il suggello alla loro campagna elettorale con un brindisi augurale all'Aurora di piazza Sant'Agostino.

Gli schieramenti dei due principali contendenti, Bersani appunto e il sindaco rottamatore di Firenze, sono ormai ben definiti. Per il segretario è schierato buona parte del gruppo dirigente aretino del partito: il segretario provinciale Marco Meacci, quello comunale Andrea Lanzi, quasi tutti i sindaci più importanti della provincia, capitanati da quello di Cortona Andrea Vignini. E ancora metà del gruppo consiliare in Comune e di quello in Provincia, due assessori di Fanfani, tre di Vasai (che invece è per Renzi), i due deputati Donella Mattesini e Rolando Nannicini, il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli.

Con Renzi stanno invece, oltre a Vasai, il consigliere regionale Enzo Brogi, tre assessori di Arezzo, due della Provincia, più alcuni sindaci di peso sul territorio, come Maurizio Viligiardi di San Giovanni e Bittoni di Castiglion Fiorentino. Il che non toglie che il segretario sia favorito anche ad Arezzo, una vittoria locale dei rottamatori avrebbe del clamoroso.

Non schierato, caso quasi unico in Toscana, il sindaco più importante di tutti, ossia Fanfani. Dovrebbe recarsi a votare (ma non è ancora sicuro) senza però dire a chi andrà la sua preferenza, anche se parte della sua famiglia sta con Renzi, a cominciare dal figlio Luca, avvocato, che nei giorni scorsi aveva fatto outing con La Nazione.

Un altro bagno di folla, intanto, per Matteo Renzi, che ieri ha chiuso la sua campagna elettorale (prima del botto finale in serata a Siena) nel suo Valdarno (lui è di Rignano, nella parte fiorentina della vallata). Per lui c'erano circa mille persone, fra cui il presidente degli arbitri Marcello Nicchi. Con lui i sindaci di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, e di San Giovanni, Viiligiardi appunto, oltre al consigliere regionale Brogi e a molti amministratori valdarnesi.

Renzi non ha usato mezze misure: "Chi vuole il cambiamento voti me, chi cerca l'usato sicuro scelga invece Bersani": In ogni caso, promette, non accetterà procedure di cooptazione se va male: "Se perdo, non accetterò premi di consolazione".

Da Piazza Sant'Agostino era giunta venerdì la conferenza stampa che anticipa questa domenica 25 novembre, quella delle primarie. I numeri parlano di una buona partecipazione in vista.

I due segretari provinciali Marco Meacci (Pd) e Nicola Nasca (SeL) insieme a Massimo Macconi (Pd), Lorenzo Armandi (PSI) e Walter Ralli (SeL) del Comitato organizzativo provinciale hanno illustrato le modalità di registrazione e voto per Arezzo e provincia “Fino a domani sarà possibile registrarsi nei punti adibiti e che sono stati attivi in tutte queste ultime settimane. Sarà possibile registrarsi comunque anche domenica 25, prima del voto”.

Saranno 112 i seggi aperti tra Arezzo città e la provincia, un numero che copre tutti e 39 i comuni, cifra di gran lunga superiore alle scorse primarie, ogni seggio avrà un suo ufficio elettorale all'interno dove gli oltre 1500 volontari saranno impegnati nella gestione della macchina delle primarie.

“Il nostro grazie va a tutti i volontari che con il loro impegno, la grande dedizione e volontà, ancora una volta rendono possibile un lavoro così enorme”.

Si potrà votare dalle 8 alle  20, consigliato il voto intelligente per evitare file davanti alle urne e quindi cercare di andare al seggio in orari dislocati nell'arco della giornata. E' necessario presentarsi al seggio muniti di: documento d'identità, tessera elettorale e certificato elettorale per coloro che hanno già effettuato la registrazione.

Hanno accesso al voto gli stranieri comunitari con certificato elettorale e gli extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno.

E' stato creato un seggio speciale, per coloro che sono impossibilitati a recarsi al seggio per gravi problemi di salute, saranno due volontari infatti che andranno nelle abitazioni di coloro che hanno già fatto richiesta per poter votare da casa.

Quella di domenica sarà la conclusione, salvo ballottaggio, di un intenso mese di lavoro che ha visto la partecipazione di molti volontari e che ha già dato frutto a 10 mila registrazioni su tutto il territorio provinciale.