Arezzo, 25 novembre - Il primo dato che salta agli occhi, anche nelle reazioni di tutti, vincitori e sconfitti, è quello della partecipazione: 37 mila 642 elettori: un dato che strabatte il precedente record del 2006, quasi 10 mila solo ad Arezzo città. E' per questo che Marco Meacci esulta come segretario provinciale, anche se come bersaniano per lui è una serata storta: "E' una grande vittoria del partito".

E il risultato politico di queste primarie: "Arezzo ha sentito il contagio del resto della Toscana, dove i renziani sono andati forte dappertutto". Cambiano gli equilibri politici nel partito? "Non erano in discussione nè la segreteria provinciale nè quella comunale", dato quest'ultimo sul quale gli fa eco anche il segretario comunale Andrea Lanzi.

A caldo è d'accordo anche il coordinatore dei renziani, Marco Donati: "Noi ora non siamo concentrati sul potere interno al Pd ma sul ballottaggio, dove vogliamo vincere, riportando alle urne chi ha votato oggi e portandoci chi oggi invece non ha votato, per qualsiasi motivo". Ma Donati è ovviamente esultante per l'onda lunga renziana che sommerge l'intera provincia: "Arezzo è un caso unico in Italia, come Pontedera, lo ha detto anche la Tv. Siamo fra i migliori risultati di Matteo a livello nazionale".

Assai più mogia la reazione di Stefano Gasperini, vicesindaco, uno dei capi bersaniani: "Avevo capito che avremmo perso e lo avevo detto anche ai miei. Certo, non mi aspettavo un risultato di Renzi in queste dimensioni".