L’Atalanta da un sogno all’altro . Piega il Monza, scatto Champions

De Ketelaere-Touré per il colpo. Maldini-gol, ma poi prende il palo al 95’: Gasp sale a -1 dalla Roma

L’Atalanta da un sogno all’altro . Piega il Monza, scatto Champions

L’Atalanta da un sogno all’altro . Piega il Monza, scatto Champions

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(4-2-3-1): Di Gregorio 6; Birindelli 5.5, Izzo 6 (78’ Caldirola 6), Pablo Marì 6, Kyriakopoulos 6 (66’ Maldini 7); Gagliardini 5 (78’ D’Ambrosio), Bondo 6.5; Colpani 6 (54’ Carboni V. 6), Pessina 6, Zerbin 6.5; Djuric 5.5 (78’ Colombo 6). Allenatore: Palladino 6.5.

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6; Toloi 6 (68’ Djimsiti 6), Hien 6.5, Kolasinac 6.5; Holm 5.5 (28’ Hateboer 5.5), Ederson 6 (68’ De Roon 6), Pasalic 5.5, Bakker 5.5 (46’ Ruggeri 6); Lookman 7; De Ketelaere 7 (64’ Koopmeiners 6), El Bilal Tourè 7. Allenatore: Gasperini 6.5.

Arbitro: Giua di Olbia 6.

Reti: 44’ De Ketelaere, 72’ El Bilal Touré, 89’ Maldini.

Note: ammoniti Birindelli, Izzo, Djimsiti, Hien e Bondo. Al 17’ espulso il collaboratore tecnico Cristian Raimondi (A) per proteste. Spettatori 13.983, incasso € 286.228,94. Recupero 3’ pt e 5’ st.

C’era in palio l’Europa che verrà, per l’allievo Palladino anche il primo punto contro il maestro Gasperini. La sua ambizione, però, è andata a sbattere contro la supremazia di chi è ormai capace di imporsi anche oltre confine e così, a sventolare due volte (2-1), sono le bandiere nerazzurre. Tra l’Europa e la coppa, Gasperini cambia vestito alla sua Dea con 8 cambi e l’esordio da titolare di El Bilal Touré: Scamacca può stare comodo 90 minuti in panchina. La sorpresa di Palladino si chiama Kyriakopoulos sull’esterno: mancava dall’inizio da 3 mesi. L’equilibrio tattico è spezzato dai tagli delle frecce: da una parte va centralmente Kolasinac, dall’altra mette il turbo Zerbin e non a caso le prime sollecitazioni ai guantoni arrivano proprio da loro. Prima l’Atalantino trova la figura di Di Gregorio in uscita, Carnesecchi invece dice no in tuffo a un destro dal limite dell’ex Napoli. Di quest’ultimo fa le spese Holm, costretto agli straordinari fino a un risentimento al polpaccio. In una fredda notte di pazza primavera, c’è anche il gelo della curva di casa, in silenzio per più di mezz’ora contro gli ultimi provvedimenti Daspo. Poi quando si alzano i decibel, con loro anche il ritmo in campo: Colpani trova solo l’esterno della rete, Gagliardini invece spara alta una palla che rimbalzava in area. Dalla parte opposta, su corner, l’ex Inter manca l’appuntamento con la marcatura e De Ketelaere di testa fa 0-1. Fino a lì non aveva demeritato Palladino, che dopo l’ora di gioco abbonda in qualità: Zerbin arretra, dentro Maldini con Valentin Carboni a dare il cambio a Colpani che non ne aveva più.

La trazione anteriore fa subito da traino, ma Pessina manca dal dischetto in movimento il più facile dei gol. Sarebbe stato il regalo per i 27 anni compiuti ieri. La legge del gol punisce subito, così a scartare l’assist è El Bilal Touré: ancora in ritardo Gagliardini, facile il piazzato su assist di Lookman per il raddoppio. Il protagonista del gran finale è Maldini: prima da fuori un destro a giro rimbalza fino all’angolino più lontano con l’Atalanta che era già lì a godersi il panorama con vista sulla Roma. A graziarla poi il palo, che evita il pari sui 3 fischi, ancora del figlio di Paolo: l’urlo di gioia più strozzato della stagione brianzola.

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