Firenze capitale delle "Smart Cities" Nana Bianca, il super-incubatore che coltiva l’innovazione digitale

Parla il fondatore, Paolo Barberis: "Dalle nuove tecnologie forte impulso anche alla modernizzazione della vita dei cittadini. Firenze tra le prime città italiane a scommettere sulle nuove sfide per lo sviluppo".

FIRENZE

"Firenze ha fatto molto per diventare una città smart, ma occorre accelerare". A dichiararlo è Paolo Barberis, che oltre ad essere fondatore di Dada e Nana Bianca, ha ricoperto anche il ruolo consigliere per l’innovazione a Palazzo Chigi, dando vita a importanti progetti nel campo della digitalizzazione della pubblica amministrazione.

"Firenze è stata fra le prime città italiane a salire a bordo del nuovo sistema di digitalizzazione dei servizi avviato a livello nazionale – spiega – e ad aderire per esempio alla App IO o a Spid. Sempre nel capoluogo toscano, grazie anche a realtà come Nana Bianca, l’innovazione ha oggi un ruolo centrale, è diventata parte della vita cittadina e riesce a contaminare progressivamente un numero maggiore di soggetti".

Insomma, sono stati fatti importanti passi avanti, ma non basta. "Quello dei servizi digitali è un mondo in continua evoluzione – continua Barberis – quindi è fondamentale restare al passo con le varie novità, ma anche lavorare per estendere progressivamente la platea di chi aderisce ai servizi, contribuendo a diffonderli, a farli diventare parte della quotidianità generale. Su questo c’è ancora molto da fare, non solo a Firenze, ma in tutta Italia. In generale, nel nostro Paese, nel primo decennio del 2000 è stato scommesso troppo poco sull’innovazione e sulle smart cities, nel secondo decennio invece è stato dato un forte impulso alla modernizzazione. Adesso occorre accelerare e crederci molto di più".

In queste dinamiche, un ruolo importante è proprio quello di Nana Bianca, l’incubatore e acceleratore per start up innovative che nel capoluogo toscano ha il suo fulcro. "È essenziale ‘respirare’ il cambiamento – conclude Barberis – e, da questo punto di vista, è importante che Firenze possa contare su una realtà come Nana Bianca. Da noi c’è sempre un bel fermento che aiuta a stimolare nuovi soggetti, spingendoli verso l’innovazione, stimolandoli a essere curiosi. Proprio questa continua contaminazione è determinante nella trasformazione della città in realtà sempre più smart".

Lisa Ciardi