Un paese di tradizioni. Dalla ’Pefana’ al presepe. Inizio d’anno con il botto

Prosegue la rappresentazione di Cinquale con 80 figuranti e 36 capanne. Cresce l’attesa per la festa in piazza davanti al Comune la sera del 5 gennaio.

Un paese di tradizioni. Dalla ’Pefana’ al presepe. Inizio d’anno con il botto

Un paese di tradizioni. Dalla ’Pefana’ al presepe. Inizio d’anno con il botto

Tutto pronto per la tradizionale festa della Pefana. Cresce l’attesa, la sera del 5 gennaio ci sarà la tradizionale kermesse della sfilata dei Pefan alla Piazza, davanti al Comune. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, che nell’arco dei decenni ha richiamato molte persone nella frazione per la notte più lunga dell’anno. "Piccoli cortei di giovani (o presunti tali) – c’è scritto nella pagina del Comune –, in numero limitato a non più di una dozzina ciascuno, mascherati con mantelli, cappellacci ed anche maschere (cioè in “anonimato”) guidati da una “guida” adulta e senza maschera (cioè da un “garante nobile e fidato”) percorrevano le vie dei borghi con stridori e campanacci". E quella tradizione è stata mantenuta. Al termine la gara che decreterà la maschera vincitrice.

Si prosegue anche con il tradizionale presepe vivente del Cinquale, in programma il primo e il 6 gennaio dalle 16.30 alle 19. Il presepe vivente del Cinquale è un appuntamento magico, organizzato dalla parrocchia di san Giuseppe Artigiano, dalla Parrocchia del Cuore Immacolato Renella Cervaiolo e dal parroco Maurizio Iandolo arrivato ormai alla ventinovesima edizione. Tanti figuranti accompagnati dal bue e dall’asinello, e ancora, capanne e casette di legno perfettamente ricostruite con all’interno il fornaio, il fabbro e tutti gli antichi mestieri per riscoprire usi e costumi oggi rischiano di scomparire.