Müller, il primo al Tour de France: "Livornese pioniere del ciclismo"

L’atleta Rodolfo, fratello del pittore Alfredo, svelato in un libro che contiene le preziose cronache di tappa

Müller, il primo al Tour de France: "Livornese pioniere del ciclismo"

Müller, il primo al Tour de France: "Livornese pioniere del ciclismo"

A fine giugno 2024, per la prima volta nella sua lunga storia, il Tour de France partirà dall’Italia e, precisamente, da Firenze. È l’occasione perfetta per ricordarne la prima edizione, quella del 1903 e il suo unico concorrente italiano: giunse quarto al traguardo, era il livornese Rodolfo Müller. Allora 26enne viveva a Parigi, dove era emigrato con i genitori e i fratelli nel 1895.

Nella sala Badaloni della Biblioteca labronica di Villa Fabbricotti si è svolta la presentazione del libro (realizzato anche in lingua francese) “Un tour prima del Tour“, dedicato a questa mitica impresa, con Matteo Giunti, presidente dell’associazione Livorno delle Nazioni, ed Hélène Koehl, autore del libro commemorativo e presidente dell’associazione “Les amis d’Alfredo Müller. Livorno città di sportivi, da sempre, dunque. Rodolfo era il fratello minore di Alfredo Müller, il pittore e incisore. Il 6 giugno 1903, tre settimane prima della partenza del primo Tour de France, salì in sella alla sua bicicletta e andò in ricognizione per un test del percorso nella sua configurazione definitiva. Con le sue cronache di tappa, firmate Rodolphe Müller sulla rivista “L’Auto“: note tecniche e pratiche per i corridori, accompagnate da aneddoti, descrizioni dei paesaggi attraversati. Il campione livornese fu tra l’altro autore della prima inerpicata in bici della salita di Montenero da piazza delle Carrozze nel 1897 e poi ancora nel 1902. Il libro “Un tour prima del Tour“ contiene una prefazione del sindaco Luca Salvetti e ha il patrocinio del Comune, dell’Istituto italiano di cultura di Strasburgo e di Livorno delle Nazioni e Les amis d’Alfredo Müller.

"Questo libretto e questa ricerca rappresentano tre cose importanti – ha esordito Giunti – Il fatto di riportare in auge una parte dello sport livornese, meno conosciuta ma che merita attenzione; la conclusione del ciclo della storia della famiglia Müller iniziato con Alfredo, il pittore fratello di Rodolfo; porre un altro tassello dello scopo della nostra associazione, ovvero ricostruire tutte le famiglie che appartenevano alla comunità livornese composta da stranieri che si sono integrati facendo grande la città tra ’600 e ’800". "Rodolfo Müller è nato a Livorno nel 1876 ed è morto a PArigi nel 1947 – ha precisato Koehl – Ha amato molto la città e ha sempre cercato di tornarci ogni volta che ne aveva occasione. Oltre che un ciclista era un giornalista sportivo, da qui la realizzazione di questo speciale ’diario di tappa’. Il primo Tour de France era lungo “solo“ sei tappe, che però consistevano in tratti di 300-400 chilometri: i corridori partivano anche durante la notte". E ha annunciato: "Quest’anno un giardino pubblico di Livorno sarà intitolato a Rodolfo Müller, all’angolo di via Goito e via Beppe Orlandi, proprio per questa speciale celebrazione sportiva". In chiusura, Maurizio Zicano, vicepresidente dell’unione sportiva Vicarello e appassionato di storia, ha ricordato altri campioni labronici come Olimpio Bizzi, Ivo Mancini, Rinaldo Spinelli e Ottavio Pratesi.