Il mondo visto da Oliviero Toscani. Le foto che hanno fatto epoca

Al Forte di Bibbona una mostra ripercorre le tappe dell’autore degli scatti famosi e discussi

"Sono un situazionista: l’immagine la trovo tra le cose che offre la realtà. In vita mia non mi sono mai posto il problema di avere un’idea, di creare dal nulla. Mi si pone davanti un problema, ci ragiono, lo analizzo e l’idea viene fuori. Non sono mai stato assillato dal fatto di avere un’idea". Oliviero Toscani racconta così il suo approccio al mondo della fotografia riassunto in una grande mostra allestita al Forte di Marina di Bibbona e visitabile fino al 31 ottobre 2024. Il titolo è ’Oliviero Toscani: professione fotografo’ ed è a cura di Nicolas Ballario e Susanna Crisanti. L’esposizione ripercorre la carriera del grande fotografo, oltre 100 fotografie mettono in scena la potenza creativa e la carriera di Oliviero Toscani attraverso immagini più e meno note.

tra i lavori in mostra il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. In mostra anche decine di ritratti che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, una sala è dedicata al progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti. "È impossibile esporre tutto il lavoro di Oliviero Toscani – dice il curatore della mostra Nicolas Ballario – ma con questa mostra vogliamo offrire una panoramica su uno dei fotografi più prolifici e celebrati di sempre, che è riuscito a essere inconfondibile e riconoscibile pur non essendosi mai piegato un unico “stile”. È un artista immenso e chi verrà in mostra potrà conoscerne i lati più inaspettati".

Luca Filippi