
Due secoli in un libro. La storia e il racconto della comunità plurale dal 1823 ai giorni nostri
Risale a sabato 11 marzo la presentazione del volume ‘Capannori una comunità plurale 1823-2023’ promosso dall’amministrazione comunale e finalizzato a ripercorrere in occasione del compleanno dei duecento anni del Comune la lunga vicenda amministrativa e sociale della comunità di Capannori.
Il libro edito da PubliEd e curato dal professor Claudio Rovai e dall’architetto Gilberto Bedini e che vede come altri principali autori, Giovanni Massoni, Sebastiano Micheli e Maria Panattoni, non è un’opera strettamente cronologica e quindi una semplice storia politico-amministrativa del comune, bensì un racconto corale che cerca di mettere in evidenza il percorso culturale e originale di questo giovane comune del territorio, facendo emergere temi, memorie, percorsi di ricerca e di approfondimento e quindi proponendosi come l’inizio di una ulteriore occasione di studio e di ricerca storiografica.
A presentare il libro, insieme ai numerosi autori che hanno curato i testi, sono stati il sindaco Luca Menesini e il professor Alessandro Volpi, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Pisa.
“Una pubblicazione importante - afferma il sindaco Luca Menesini- che abbiamo voluto realizzare con l’idea di mettere nero su bianco i passaggi storici e istituzionali più importanti di questi duecento anni che hanno visto Capannori cambiare profondamente sotto vari profili, da quello urbanistico a quello dei servizi, cogliendo le sfide della modernità. Oggi Capannori rappresenta un modello di città diffusa: i luoghi pubblici del tempo libero, della cultura e della socializzazione sono sparsi nei 40 paesi che compongono il territorio a dimostrazione che una città non deve sottostare obbligatoriamente alla dicotomia- centro-periferia. Nell’anno in cui celebriamo i 200 anni della nascita del Comune era doveroso raccontare questo territorio straordinario che, pur mutando negli anni ha saputo tramandare generazione dopo generazione i valori legati alla solidarietà, alla pluralità e alla libertà, che da sempre e ancora oggi contraddistinguono la nostra comunità”.
Al centro della pubblicazione c’è una comunità che compie 200 anni di vita a partire da quel 24 settembre 1823 nel quale con il decreto Ducale Maria Luisa di Borbone ne costituiva la sua origine con un enorme territorio che andava ben oltre gli attuali confini, poichè comprendeva anche le frazioni di Badia Pozzeveri e l’intero comune di Porcari che si separerà da Capannori solo 50 anni dopo.
Un comune pertanto giovane e tanto esteso da configurarsi nel tempo come una città diffusa e una comunità plurale con i suoi 40 paesi e campanili in un ricco fermento di comunità, associazioni, realtà parrocchiali, sistemi di corti e Ville, territori rurali, collinari e montani. Una vicenda particolare quella raccontata dagli autori dove spicca l’anomala situazione della sede comunale ospitata per 155 anni nel centro storico di Lucca e che solo nel 1978 trova la sua sede nella frazione capoluogo di Capannori.
Il volume, oltre che da foto, alcune anche d’epoca, e documenti di archivio, è corredato da numerose schede tematiche e da ben 12 schede biografiche di personaggi illustri che vedono autori, tra gli altri, Claudio Rovai, Guglielmo Marconi, Giovanni Massoni, Daniele Marchetti, Lorenzo Maffei, Sebastiano Micheli, Gilberto Bedini, Maurizio Pera, Giacomo Ricci, Giorgio Tori, Mario Barsocchi, Padre Giovanni Zubiani, Emmanuel Pesi, Francesco Cecchetti, Alessandro Stefani.
Riporta infine i nomi di tutti gli amministratori del Comune di Capannori dal 1823 al 2023.