
Consorzio Leonardo avanti "Cogliere le opportunità"
In tempi di pandemia è successo che un consorzio completamente "made in Pistoia" per quello che riguarda la sua struttura, ma che coinvolge gran parte dell’Italia, abbia visto nel giro di un paio d’anni più che raddoppiare il proprio fatturato tanto da entrare nella top-ten provinciale poco al di sotto della soglia dei 100 milioni di euro. Stiamo parlando del Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, guidato fin dalla sua nascita da Gino Giuntini, volto ampiamente conosciuto sul territorio anche per le gesta sportive che lo vedono, da diversi anni, come patron del Dany Basket Quarrata. Al suo fianco, come dirigenza di CLSL ci sono il figlio, Lorenzo, e Filippo Morosi che pianificano i progetti futuri: l’avventura nasce come consorzio di imprese di servizi (nella fattispecie pulizie per le pubbliche amministrazioni) e che in tempo di covid ha vissuto una espansione incredibile. Tutto questo passando quasi sotto silenzio nella città di Pistoia nonostante due sedi unite ad altri uffici a Roma, Milano e Reggio Emilia.
"Dentro il consorzio ci sono parecchi settori di attività aperti – confessa Gino Giuntini – ed hanno portato ad una crescita esponenziale: ora ci si è stabilizzati su di un fatturato intorno ai cento milioni. Adesso stiamo cercando di sviluppare alcuni ambiti che non sono stati redditizi finora per il Consorzio. Una figura interna per noi molto importante è quella del Project Manager che fa da collante con le varie imprese. E il nostro restyling ci permette di essere alla pari dei grandi competitor per le gare d’appalto pubbliche". Una presenza che si fa sentire nel Lazio ed in Toscana ma le nuove strade sono aperte un po’ ovunque perché la crescita non si ferma. "Stiamo cercando di decollare anche in un settore molto complesso come quello della manutenzione e dell’efficientamento energetico – aggiunge in numero uno di Consorzio Leonardo Servizi e Lavori – non è semplice ma abbiamo vinto alcune gare legate ai fondi Pnrr ed è una strada assai importante".
"Alle aziende diciamo che il consorzio è un’opportunità – conclude Giuntini –, non tarpiamo le ali a nessuno: fatto sta che, chi ha avuto coraggio e fatto un buon lavoro, adesso da appaltatore diventa attore protagonista nei vari bandi e questa novità ci ha obbligato ad imporre un ’codice etico’ per impedire che chi si rafforza col consorzio poi vada in competizione con lo stesso". Il lockdown ed un mondo cambiato, però, ha permesso proprio al CLSL di espandersi. "Sviluppiamo il 90% del nostro lavoro nel settore pubblico e gestivamo tantissime commesse che con la pandemia hanno avuto necessità differenti – aggiunge Filippo Morosi – per non parlare tutti i call center che ci siamo trovati a gestire come quello della Protezione Civile o di tanti ministeri. Seppur nel caos mondiale, eravamo nel posto giusto al momento giusto".
Saverio Melegari