Da Jack a Igor: i viola più titolari degli altri

Italiano ha il record di rotazioni. Ci sono coppie di possibili protagonisti in ogni ruolo. Ma qualcuno parte in vantaggio rispetto ai compagni

di Angelo Giorgetti

Italiano è un gran mescolatore di formazioni (record stabilito a Spezia e in parte confermato a Firenze), è perciò difficile scovare giocatori inamovibili come lo fu, per esempio Vlahovic nella scorsa stagione. Anche perché fino allo scorso gennaio, il centravanti serbo era l’unico ad avere una concorrenza debolissima (Kokorin) e dunque la scelta era obbligata. In pratica giocava lui, più altri 10 che intorno giravano più o meno costantemente.

Ma quest’anno Italiano avrà a disposizione coppie di giocatori in (quasi) ogni ruolo e il gran numero di partite aumenterà ancora di più il livello di imprevedibilità Mettiamo ampiamente le mani avanti, sapendo che il giochino di chi indovina la formazione farà moltissime vittime (compresi noi). Questa è la premessa e quindi ci avventuriamo su un terreno scivoloso.

Qualcuno però avrà più possibilità di giocare rispetto agli altri e allora, cominciando dal basso, scegliamo i "titolari meno random". In difesa Igor si è guadagnato rispetto e una maglia fissa e come lui in partenza il capitano Biraghi parte favoritissimo – anche per il ruolo – nei confronti di Terzic. Parte con grande favore del pronostico anche Dodò, che a destra dovrà vedersela con Venuti.

A centrocampo fari puntati su Jack Bonaventura e in attacco difficilmente Gonzalez non avrà l’opportunità di partire titolare. Riassumendo: Igor, Biraghi, Dodò, Bonaventura, Gonzalez. I più titolari sono loro e saremmo tentati di aggiungere anche Jovic (che però dovrà mettersi in grado di acquisire la forma giusta per sostenere le richioeste di Italiano: niente da dire sulla sua abilità in area, ma l’allenatore gli chiederà molto di più, in termini di contributo alla squadra.

Per quanto riguarda i duelli, quello fra Gollini e Terracciano si guadagna indubbiamente un posto in prima fila; si giocherà sui dettagli anche la "rivalità" fra Amrabat e Mandragora, mentre per il secondo posto di esterno di attacco se la vedranno sempre Ikoné, Saponara e Sottil. Da quest’ultimo ci si aspetta come sempre un salto di qualità e a ventitré anni ormai è il momento di superare il confine fra promesse e realtà.