GUIDO DE LEO
Sport

Robur lancia il Summer Camp al Franchi per giovani calciatori e calciatrici

Il Summer Camp della Robur offre ai giovani calciatori un'esperienza unica al Franchi, con tecnici svedesi e focus sui valori del calcio.

Il Summer Camp della Robur offre ai giovani calciatori un'esperienza unica al Franchi, con tecnici svedesi e focus sui valori del calcio.

Il Summer Camp della Robur offre ai giovani calciatori un'esperienza unica al Franchi, con tecnici svedesi e focus sui valori del calcio.

Per la prima volta la Robur inaugura il suo Summer Camp per i giovani aspiranti calciatori nati tra il 2010 e il 2018 e per la calciatrici nate tra il 2013 e il 2018. "Il Summer Camp organizzato dal club – ha detto Gill Voria (foto), presentando l’iniziativa – sarà uno spazio di apprendimento non solo del gioco del calcio, ma anche degli importanti valori che rappresenta". La location secondo Voria vale l’esperienza. "Sicuramente entrare in un campo come il Franchi crea emozione per gli adulti, figuriamoci per i più giovani. Per molti di loro potrebbe essere la prima volta e un ricordo da portarsi dietro per tutta la vita".

Poi sulle date. "Dal 9 al 13 giugno ci saranno le ragazze dal 2013 al 2018. La cosa bella è che ci saranno quattro tecnici svedesi molto esperti in materia e a livello culturale si tratterà di un’esperienza nuova per il loro percorso di vita che potrebbe dare vita anche a iniziative con l’estero". Due le fasce invece per i ragazzi. "I ragazzi saranno divisi in due gruppi: la mattina ci saranno i più piccoli, quelli nati dal 2015 al 2018, mentre il pomeriggio i nati dal 2010 al 2014. Per i più piccoli che ancora non hanno esperienze di gioco vissute si organizzeranno giochi, nel pomeriggio gli allenamenti saranno invece più strutturati. Il divertimento sarà l’aspetto principale, in un ambiente molto qualificato, vista la presenza dei tecnici del settore giovanile. Per tanti bambini tifosi del Siena entrare allo stadio è un’esperienza che rimarrà nel cuore". Il tutto va nella direzione, come il kit del neonato distribuito alle Scotte con l’associazione Millenovecentoquattro, di tentare di fidelizzare i più piccoli dopo un decennio di magre soddisfazione. "Creare il senso di appartenenza deve essere fondamentale, tutto viene fatto per amore di questi colori e spero che questo evento ne possa portare ancora di più". La conferenza verteva sul camp (info sul sito del club) ma con Voria era impossibile non parlare di futuro: "La mia posizione attuale? Intanto posso dire che sarò presente al Camp come allenatore ed educatore, l’obiettivo è cercare a piccole dosi di dare metodologie nuove e far entrare il Siena dentro il cuore dei ragazzi. Per il futuro ancora siamo in attesa di sapere. Per il momento posso dire che faccio parte del Siena, su questo non ci sono dubbi, poi vedremo con che ruolo".

Guido De Leo

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