Robur, Crescenzi guarda avanti "Sono a disposizione della società"

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di Angela Gorellini

"Mah… Io l’inglese un po’ lo parlo…": risponde con una battuta il difensore bianconero Luca Crescenzi (nella foto con Adamo) interpellato sulla possibilità di avere, la prossima stagione, un allenatore straniero. La pista è quella che porta a Mario Cvitanovic, classe 1975, croato, che potrebbe arrivare nel caso in cui il direttore Maurizio Pellegrino dicesse sì alla Robur. Il direttore generale Marco Trabucchi sta spingendo per portare il dirigente ex Catania in bianconero, colpito dagli ottimi risultati ottenuti, tra mille difficoltà, in rossoblù. Ed è in attesa della risposta di Pellegrino – che sta valutando anche altre proposte – che potrebbe arrivare a metà della settimana che sta per iniziare: i presupposti, comunque, ci sono tutti. Dello staff tecnico dovrebbe far parte anche Stefano Guberti: lui il gruppo lo conosce già e in questo modo avrebbe la possibilità di iniziare la carriera di allenatore. La squadra è in attesa di conoscere il proprio destino.

"Battute a parte – ha sottolineato Crescenzi –, noi siamo a completa disposizione della società, vediamo cosa succederà. In questi giorni di raduno, se così vogliamo chiamarlo, da giocatori quali siamo, abbiamo cercato di fare del nostro meglio. La società farà le sue scelte, anche a livello dirigenziale. La possibilità di ripartire con un gruppo base già formato può dare dei vantaggi, soprattutto in questa categoria, ma dovremo riorganizzarci, cercando di apprendere il prima possibile i concetti del nuovo mister".

Crescenzi, arrivato a Siena durante la sessione invernale del mercato (ha ancora un anno di contrato) si è trovato a vivere mesi complicati. "La stagione è andata al di sotto delle aspettative – le parole del difensore bianconero –, non ci nascondiamo. La squadra era partita con obiettivi diversi, alla fine è stato salvato il salvabile, ma rimane l’insoddisfazione. E’ vero, all’ultima giornata avevamo la possibilità di agganciare i play off, inaspettati, per come si era messa, e abbiamo probabilmente giocato la miglior partita a livello di interpretazione. Purtroppo, però, non siamo riusciti a conquistare i tre punti: abbiamo quindi chiuso con ancora più rammarico, proprio perché avevamo giocato una buona gara". E’ andata così: le speranze, allora, sono tutte proiettate nel futuro.