Lo stadio nel dossier del sindaco Le speranze dei tifosi della Robur

Nei giorni scorsi si era svolto un incontro tra il Siena Club Fedelissimi e la neoeletta Nicoletta Fabio

Sul futuro del Siena non ci sono ancora certezze. Il tempo scorre senza che si siano registrate sostanziali novità. I giorni trascorrono nel timore della piazza per una nuova mancata iscrizione e, ancora peggio, di un anno da trascorre a guardare gli altri, mentre le voci su un possibile intervento degli armeni e di un’eventuale cessione (anche se per chi compra c’è chi deve vendere) continuano a rincorrersi. Però, e questa è l’unica certezza, da lunedì, Siena ha un nuovo sindaco, Nicoletta Fabio.

Il primo cittadino, già nell’incontro che si è svolto nella sede del Siena Club Fedelissimi nei giorni scorsi, ha messo la Robur tra le questioni più urgenti da affrontare nel suo mandato. Se è vero che nelle "trattative tra privati il sindaco non può entrare", nel caso di una mancata iscrizione le chiavi del calcio bianconero passerebbero nelle sue mani. Quali siano gli scenari, insomma, Nicoletta Fabio lo sa bene. "Il primo è che questo signore (Montanari, ndr) paghi tutto a breve: ipotesi improbabile, visto che non lo ha fatto fino a oggi e forse anche un po’ sospetta. E se il ritorno degli armeni, pur non potendo intervenire in alcun modo, per me rappresenterebbe un problema, se la società fallisse, me la prenderei io in carico".

Su questa terza possibilità, il nuovo sindaco si è presa il compito di "vagliare tutte le alternative possibili, valutandone l’onestà, la solidità e l’affidabilità per un progetto serio e duraturo, senza cedere ad alcun tipo di pressione o ricatto". "Da senese – le sue parole – mi piacerebbe affidare la Robur a una cordata di imprenditori locali, ma ci possono essere anche delle alternative. Ho già avuto contatti con un imprenditore interessato, non di qua ma che ha un legame sentimentale con la città e che vive il mondo del calcio (Fedeli?). E per quanto riguarda la categoria, nel caso interloquirò con Gravina, come è stato fatto in passato. Poi si potrà parlare di stadio".

Lo stadio, appunto: il ricorso al Tar presentato dal presidente Emiliano Montanari dopo l’ufficialità della revoca di concessione (decennale) da parte dell’amministrazione comunale, ha di fatto congelato il tutto, con l’ingegnere capitolino che, di fatto, è ancora in possesso del bene: ci sarà da aspettare il 21 giugno, data del pronunciamento del tribunale, per capire come si evolverà la questione. Ma quel giorno se il Siena sarà iscritto o meno alla serie C e se, eventualmente, avrà presentato carte e pagamenti in regola, già si saprà.

Angela Gorellini

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