Leoni, scalata sull’Amiata L’obiettivo è la continuità

Calcio serie D Attesa per la trasferta del Poggibonsi a Piancastagnaio. Giallorossi impegnati a chiudere bene una stagione veramente positiva

Il Poggibonsi si prepara alla trasferta di Piancastagnaio, in programma domani per la penultima giornata della stagione regolare. I giallorossi, dal loro secondo posto a meno cinque dalla vetta, provano in questa fase anche a guardare al domani, in vista della conclusione di un’annata per certi versi addirittura esaltante seppur non coronata dalla conquista diretta della promozione (l’aritmetica concederebbe delle speranze ai Leoni, mentre la logica dice San Donato Tavarnelle).

Resterebbero i playoff come via di passaggio alla Lega Pro. In ogni caso la società presieduta da Giuseppe Vellini (foto) è chiamata a prendere in esame il proprio futuro attraverso una programmazione valida come quella che ha permesso in un biennio al Poggibonsi di crescere dall’Eccellenza alle soglie di uno storico approdo, per quanto non dichiarato tra i propositi, alla terza serie.

Al di là dei riscontri numerici, il 2021-22 dei Leoni è da considerare speciale per l’unione di vari ingredienti: lo smisurato affetto dei tifosi, la ritrovata passione per i colori da parte della città nel suo insieme, un cammino da piani elevati di classifica vissuto in piena umiltà dall’ambiente, il rinnovato legame tra la squadra e il tessuto produttivo locale sfociato nella creazione di una rete di sponsor in grado di affiancarsi al marchio principale, Tosco Marmi.

Elementi, di carattere umano, economico e sportivo, che hanno avuto origine da una progettualità, ad opera del sodalizio, capace di dare i suoi frutti sia sul campo – grazie alle prestazioni del team e alla guida di mister Calderini e del suo staff tecnico, oltre che ai costruttori della rosa, Aiazzi e Galbiati – sia al di fuori.

A maggior ragione, però, è giusto che gli addetti ai lavori concentrino le attenzioni su alcuni aspetti fondamentali da sintetizzare in una parola: continuità. Ripetersi, nella pratica agonistica e non solo, è sempre un’impresa. Cominciare da una sicura base, realizzata con fatica e merito dalle componenti, potrebbe comunque rappresentare un vantaggio.

Paolo Bartalini