La Ego Siena non fa sconti Cassano Magnago va ko

Prova spettacolare per la formazione di Dumnic che sbaraglia gli avversari. Ora occhi puntati alla sfida di mercoledì sera nel recupero contro Merano

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EGO SIENA

28

CASSANO MAGNAGO

24

(13-15)

EGO SIENA: Leban, Pavani, Nikocevic 10, Del Mastio L., Sulejmani, Gaeta 1, Marrochi 1, Crea, Galliano, Bargelli 1, Guggino, Bronzo 1, Pasini 5, Kasa 9. Allenatore Dumnic

CASSANO MAGNAGO: Bassanese 1, Bortoli 5, Branca 3, Dorio 1, Fantinato, Iballi 3, Ilic, La Mendola 1, Mazza 6, Possamai 1, Saitta, Scisci. Allenatore Kolec

La Ego vince una gara spettacolare, la migliore del suo avvio di stagione e certifica la crescita esponenziale delle ultime settimane. A cadere al PalaEstra è Cassano Magnago, formazione di livello che nel primo tempo aveva spaventato e non poco i bianconeri di Dumnic. Avvio emozionante ed equilibrato: Siena parte bene e sfrutta la vena di Kasa. Le due squadre di rincorrono ma nessuna crea lo strappo giusto per scappare: 7-5 Siena ma reazione immediata dei varesotti, che rimettono tutto a posto sul 9 pari. Gli attacchi sembrano avere la meglio sulle difese ma ben presto qualcosa si inceppa nelle azioni di Gaeta e soci. Kasa perde la concentrazione e forza un paio di conclusioni. Cassano ne approfitta e scappa sul 15-13, che poteva essere più rotondo se non fosse stato per la parata di Pavani allo scadere del primo tempo. Nel secondo tempo, scossa dalla ‘predica’ del maestro Dumnic torna in campo una Ego trasformata. Il parziale di 7-0 stravolte l’inerzia dell’incontro, 20-15 in pochi minuti. È Nikocevic, impreciso nel primo tempo, l’uomo della riscossa Ego. I lombardi di coach Kolec deragliano in attacco e soffrono in difesa. Il divario diventa di sette reti (25-18) e Siena sente in mano la gara. A poco serve la rabbiosa e dignitosa reazione lombarda, che però al massimo riporta gli amaranto a -3. Ancora Nikocevi, allo scadere segna e da l’esatta dimensione al punteggio. Adesso sotto con la terza gara casalinga di fila, mercoledì sera nel recupero contro Merano.

Guido De Leo