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Fusione Polisportiva-Città di Chiusi Fumata grigia ma qualche spiraglio

Fumata grigia nella strada che dovrebbe portare alla fusione della Polisportiva Chiusi con l’Asd Città di Chiusi. Lunedì sera, infatti, la Commissione comunale Scuola, Sanità, Sociale, Patrimonio ed Economia, presieduta dalla consigliera di maggioranza Daniela Masci e della quale fanno parte, oltre a Marco Vannuccini e Mario Cottini per il centrosinistra, anche Luca Scaramelli (Possiamo - Sinistra per Chiusi) e Bonella Martinozzi (Movimento 5 Stelle), si è confrontata con il presidente Amedeo Fei e con altri dirigenti della Polisportiva.

Presente anche il sindaco Juri Bettollini che ha presentato la nuova bozza di statuto, tutta da discutere. Sono poi stati portati all’attenzione della Commissione i rendiconti economici della società per cercare di analizzare la posizione debitoria della squadra. Trattandosi di una società sportiva e non essendoci obbligo di bilancio, la Commissione - secondo quel che si apprende - non è stata in grado di valutare appieno tutti gli aspetti: il nodo resta quello della gestione degli impianti comunali e del contributo che il Comune fornisce ogni anno. I toni della riunione sono stati vivaci e alla fine le parti si sono salutate senza particolari promesse.

Si attende ora un nuovo incontro faccia a faccia tra Bettollini e Fei per appianare le divergenze. "Possiamo parlare di eventuale accorpamento - aveva detto Fei nei giorni scorsi al nostro quotidiano - e sarei favorevole a mantenere l’attuale nome della squadra, anche per la storia che ci caratterizza". Dal canto suo Bettollini, sempre dalle colonne de La Nazione, aveva ribadito la necessità di una fusione per "una tutela reale del settore giovanile e per una corretta e sana gestione degli impianti sportivi su cui il Comune ha investito in questi anni 1 milione di euro". Insomma, i margini per trasformare la fumata grigia in fumata bianca ci sono.

Massimo Montebove