
Guido Mantengoli, un’emozione per la festa dei 40 anni
Festeggiare i 40 anni, inseguendo la propria passione sportiva sulle strade della Grande Mela. È la storia di Guido Mantengoli (nella foto), senese, contradaiolo e provicario del Drago, padre di una bambina di 6 anni e di un bambino di 2, di professione consulente aziendale per piccole e medie imprese. Guido ha preso parte all’ultima maratona di New York, concludendo il percorso in 3 ore 45 minuti circa.
"È stata una bella emozione – racconta -. Sono riuscito a godermi la corsa e i giorni di vacanza che l’hanno preceduta insieme a mia moglie Chiara. Avevo fatto altre maratone, ma quella di New York è unica – racconta Guido -. Ci sono tantissime persone ma si respira un clima di assoluta tranquillità e, anche se ti trovi in una grandissima metropoli, non ti senti mai solo perché trovi tanti compagni di viaggio che, come te, stanno condividendo la tua stessa passione". Una passione, quella per la corsa, che è cresciuta col tempo per Guido: prima con qualche allenamento sporadico, poi con la partecipazione alle prime gare e via via impegnandosi sempre più. Guido Mantengoli è un "libero battitore", cioè non è tesserato per nessuna società, anche se a indirizzarlo verso questo sport è stato il fratello Umberto che corre con i Lucignolo Runners di Monteroni d’Arbia. Poi, nel 2019 la partecipazione alla prima maratona, a Firenze, conclusa in 3 ore e mezzo. Nel 2023 finalmente New York, "La Mecca" di ogni podista.
"Ricordo ogni corsa con un’emozione diversa – racconta ancora Guido Mantengoli -. Ogni volta una preparazione specifica e un’esperienza diversa dalle altre. Ho deciso di partecipare alla maratona di New York a inizio 2023 – prosegue -. Da lì è partita la preparazione. Nel mentre c’è stato anche un infortunio alla caviglia ma sono andato avanti. A New York si viene travolti dall’emozione, dal fiume di gente (in corsa e ai margini della corsa) e da un bel clima di festa. Forse anche per questo la mia corsa è partita un po’ troppo "sprint" – racconta ancora Guido -. Poi nei secondi 20 chilometri ho leggermente rallentato: così ho potuto godere a pieno della corsa fino all’arrivo in Central Park. Tagliare quel traguardo dà grande emozione – conclude -. Sono felice di averla condivisa con mia moglie".
Andrea Frullanti
Continua a leggere tutte le notizie di sport su