Al Pronto soccorso un’escalation di ricoveri

Il dg delle Scotte Barretta interviene dopo l’allarme lanciato dalla Misericordia per le attese delle ambulanze. "Facciamo squadra"

Il direttore generale delle Scotte Antonio Barretta invita "a fare squadra"

Il direttore generale delle Scotte Antonio Barretta invita "a fare squadra"

Siena, 21 aprile 2021 - Il provveditore della Misericordia Andrea Valboni aveva lanciato un grido di allarme su La Nazione dopo che un’ambulanza – e i relativi volontari a bordo – era rimasta per oltre 7 ore in attesa di lasciare una paziente sospetta Covid al pronto soccorso. E invocava "di mettersi tutti al tavolo per trovare una soluzione affinché situazioni del genere non si ripetano". Paventando il rischio che le associazioni che svolgono il servizio, alla fine, decidano di fare un passo indietro. L’Azienda ospedaliera universitaria interviene per spiegare che "da sabato 17 aprile alle 8 di martedì 20 aprile, sono stati registrati 27 nuovi ricoveri per Covid all’ospedale Santa Maria alle Scotte, in particolare ben 12 pazienti Covid sono arrivati in pronto soccorso domenica 18 aprile e, di questi, 7 sono arrivati tutti dopo le ore 15: un’escalation indubbiamente impattante con l’attività del pronto soccorso, da più di un anno in prima linea contro la pandemia. Inoltre, domenica 18 aprile sono stati presi in carico in pronto soccorso 120 pazienti e ci sono stati 4 codici 1, cioè casi di massima gravità che richiedono massimo impegno da parte dei professionisti dell’emergenza". L’Azienda spiega inoltre che i pazienti Covid comportano procedure con tempi più lunghi rispetto ai pazienti non-Covid per accettazione, presa in carico, eventuale dimissione o il ricovero in reparto, oltre alla necessaria sanificazione degli ambienti. "In caso di accessi numerosi in pronto soccorso, soprattutto se si tratta di pazienti Covid, i tempi di attesa possono dilatarsi, ma sono certo che i nostri professionisti facciano sempre il massimo per ridurli e contenerli al minimo – sottolinea il direttore generale dell’Aou Senese, il professor Antonio Barretta –. L’apporto dei volontari, così come quello dell’azienda territoriale, è indispensabile per la nostra sanità, specialmente in un momento di grande difficoltà come questo. Mai come adesso però è necessario fare squadra: sono il primo a voler risolvere i problemi se si presentano e, proprio nei giorni scorsi, avevo incontrato le associazioni di volontariato impegnate nell’emergenza ed erano già state risolte prontamente alcune necessità segnalate dalle associazioni. Per la Misericordia e le altre associazioni di volontariato la porta del mio ufficio è sempre aperta – conclude Barretta -, perché con l’ospedale ci deve essere collaborazione e cooperazione per l’obiettivo comune di fare il meglio per la salute dei nostri cittadini".