Cassa integrazione alla Whirlpool. "Preoccupazione per il futuro"

L’annuncio è stato dato dall’azienda alle Rsu: lo stop inizierà il 22 maggio per terminare il 2 giugno. I sindacati: "Decisione motivata da un generale calo della produzione in Europa, tutelare i lavoratori"

La manifestazione dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Siena

La manifestazione dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Siena

Siena, 7 maggio 2023 - Dieci giorni di cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento Whirlpool. L’annuncio è stato dato dall’azienda venerdì nel corso di un incontro con le Rsu ed è stato motivato con un calo della produzione che si registrerebbe non soltanto nel sito produttivo di viale Toselli, ma in tutti quelli presenti in Europa. La cassa integrazione dovrebbe iniziare il 22 maggio per concludersi il 2 giugno, coinvolgendo i 296 dipendenti dello stabilimento. Di qui la preoccupazione dei sindacati, ieri impegnati a Bologna nella manifestazione contro le politiche sociali e del lavoro del Governo Meloni.

Massimo Onori, segretario provinciale Fiom Cgil di Siena, non ha dubbi: "Ancora non abbiamo i numeri relativi alle visure di maggio, ma le previsioni non sono positive – afferma –. Per questo è verosimile che la cassa integrazione venga riproposta ogni mese fino alla fine dell’anno. Come segretari di categoria intendiamo quindi chiedere un incontro all’azienda per capire la situazione nello stabilimento di Siena, anche alla luce del l’intenzione del Governo Meloni di esercitare il Golden Power per salvaguardare lavoratori e famiglie nell’ambito dell’operazione tra Whirlpool Emea e i turchi di Arçelik".

E ancora: "Come sindacati siamo in attesa del parere dell’Antitrust, poi chiederemo al Governo un incontro per avere garanzie concrete sullo stabilimento. Ci auguriamo – conclude Onori – di essere convocati al tavolo a Roma con Whirlpool e Arçelik. Vogliamo un piano industriale".

Dura la presa di posizione di Giuseppe Cesarano, segretario provinciale Fim Cisl: "Bene ha fatto il ministro Urso nel Consiglio dei ministri ad aver messo i poteri speciali del Governo per monitorare la situazione. Ora attendiamo il piano industriale di Whirlpool e Arçelik per poter esprimere un giudizio complessivo. Certo – aggiunge – sette giorni di cassa integrazione preoccupano perché da anni si va avanti con gli ammortizzatori sociali, mentre il potere d’acquisto delle persone si indebolisce. Chiediamo quindi – è la conclusione – un cambio di tendenza sull’utilizzo della cassa integrazione".