Voto, spaccatura dentro Italia Viva. Cucini con Lucii, Burresi con Cenni

Poggibonsi, il segretario provinciale sconfessa l’esponente locale che replica: "Tutto condiviso con il partito"

Voto, spaccatura dentro Italia Viva. Cucini con Lucii, Burresi con Cenni

Voto, spaccatura dentro Italia Viva. Cucini con Lucii, Burresi con Cenni

A tre giorni dal voto a Poggibonsi, è spaccatura dentro Italia Viva. Secondo Paolo Cucini, segretario provinciale, tra gli ispiratori della lista civica ’Vivi Poggibonsi’ che sostiene Claudio Lucii, "è venuto il momento di fare chiarezza sull’anomala situazione che si è creata". In particolare, "riguardo all’evidente dicotomia politica tra la Direzione provinciale del partito e Riccardo Burresi, che sta usando in modo inappropriato il nome del partito per fini elettorali, associandolo all’appoggio verso Susanna Cenni e il Pd".

Definendo "fin troppo spregiudicato l’atteggiamento di Burresi", Cucini ricostruisce gli ultimi mesi: "Tra ottobre e dicembre 2023, in vari incontri tra Italia Viva e il Pd, a Poggibonsi non erano sorte convergenze sui percorsi da intraprendere insieme, compreso quello della scelta di un candidato sindaco che per noi non poteva essere Cenni, in quanto rappresentante di quel Pd da sempre ostile nei nostri confronti. La nostra richiesta per le primarie del centrosinistra – aggiunge – non fu presa in considerazione. Così abbiamo aderito al progetto ’Vivi Poggibonsi’. Al Congresso di Italia Viva a fine 2023, a poche ore dalla chiusura del tesseramento, da Poggibonsi arrivò un’onda anomala di nuovi iscritti (75 circa), retaggio di vecchie, logore e brutte dinamiche politiche, che speravo non esistessero più. Compresi le finalità dell’operazione: più tesserati uguale congresso vinto da Burresi, uguale conquista del partito". In pratica, a parere di Cucini, "Susanna Cenni non è appoggiata da Italia Viva, ma da Riccardo Burresi". Se la candidata sindaca sceglie di non entrare in questioni interne a un partito che non è il suo, Riccardo Burresi, presidente di Italia Viva Poggibonsi, replica così a Cucini: "Dispiace per una polemica sterile che denota purtroppo una mancanza di idee. Se si fossero verificate irregolarità, il partito, a livello regionale e nazionale, sarebbe intervenuto. Spetta inoltre agli organi a Firenze e a Roma la certificazione degli iscritti. Ogni decisione è stata condivisa con gli ambiti regionali e nazionali, fin dal sostegno a Susanna Cenni e al simbolo ’Uniti per Poggibonsi’, speculare a quello di Matteo Renzi nel quadro nazionale, che raggruppa Italia Viva, Psi e +Europa. La stessa coalizione per la costruzione dell’alleanza Stati Uniti d’Europa. Noi andiamo avanti non con le illazioni che rischiano di creare disaffezione verso la politica – conclude Burresi – bensì con le nostre idee per la comunità e con il sorriso".

Paolo Bartalini