Siena litiga, il Biotecnopolo affonda. E’ fermo il progetto da 380 milioni

Paralizzato da un anno e mezzo e immerso in una palude di ritardi e latitanze ministeriali. Una storia infinita

Siena litiga, il Biotecnopolo affonda. E’ fermo il progetto da 380 milioni

Siena litiga, il Biotecnopolo affonda. E’ fermo il progetto da 380 milioni

A Siena è una battaglia tra giunta di centrodestra a trazione Fdi, e Pd che parla tramite i sindaci degli altri Comuni eccetto il capoluogo e i parlamentari toscani. A Roma è un braccio di ferro tra ministri, tra i quattro dicasteri soci fondatori (Sanità, Università e ricerca, Imprese e Made in Italy, Economia e Finanze), con l’ultima aggiunta del ministro Raffaele Fitto, che ha la delega sul Pnrr. Il risultato è che il Biotecnopolo di Siena, con annesso Centro Antipandemico Nazionale, un progetto da 380 milioni di euro complessivi, di cui 340 per il centro, è da un anno e mezzo paralizzato, immerso in una palude di ritardi e latitanze ministeriali. E’ in dubbio anche la sua esistenza, il cda presieduto dall’ex rettore dell’Università Marco Montorsi e che annovera tra i suoi membri il premio Nobel Giorgio Parisi, si riunisce di rado per parlare di deleghe. E il direttore scientifico della Fondazione e del Centro, Rino Rappuoli, scienziato di fama mondiale, è sempre più frstrato e sfiduciato.

L’ultima novità è la ’sparizione’ di 135 milioni di euro di fondi complementari al Pnrr. Da mesi erano ’parcheggiati’ su un conto corrente in Banca d’Italia, il cda e Rappuoli aspettavano il nuovo statuto per sapere come cominciare a spenderli e a finanziare i progetti per la lotta alle pandemie, tramite vaccini e anticorpi. Una comunicazione del ministero della Salute al consiglio d’amministrazione del Biotecnopolo ha rivelato che quei 135 milioni non ci sono più. Tagliati, a quanto pare, dal nuovo decreto varato dal ministro Fitto sui fondi Pnrr e collegati. La sanità avrebbe dovuto tagliare un miliardo di euro, 135 milioni sono stati presi dagli stanziamenti per il progetto di Siena, che non è ancora partito.

La notizia sui soldi tolti al Biotecnopolo ha fatto subito scoppiare la faida politica. Il centrodestra si appiglia alla tesi di un membro del cda, Annalisa Santucci, secondo la quale quei fondi sarebbero solo ’sospesi’, e saranno riattivati quando arriveranno i progetti. La versione della Corte dei Conti, però, sembra diversa. Ed è quella sostenuta da Pd e M5Stelle, che tuonano contro "lo scandalo dei fondi tagliati a una infrastruttura strategica come il Centro antipandemico". E ricordano che fu il Governo Draghi a stanziare i 380 milioni per il Centro antipandemico, nominando anche cda e comitato scientifico.

Nel frattempo i quattro ministeri interessati discutono anche sulle modifiche da apportare allo statuto della Fondazione Biotecnopolo. La più importante delle quali è la nomina di un direttore generale, che dovrebbe decidere sull’utilizzo dei soldi in base ai progetti stilati dal direttore scientifico e approvati da cda. In mezzo ci si è messa anche una rete di imprenditori, Prometheus, con tre imprese ’senesi’, Achilles Vaccines, Diesse e Philogen, che ha sottoposto i suoi progetti antipandemie prima al ministro per le Imprese Urso e poi lo farà con il cda. In mezzo a un mare di polemiche, l’unica cosa certa è che il Biotecnopolo è fermo ai box da mesi.

ù