
Le scarpe rosse sono diventate il simbolo della lotta alla violenza contro le donne, come quella riferita da una giovane madre. da parte del compagno
"Era dottor Jekill e mr Hyde". E ancora: "Avevamo già capito da anni che non si trattava della persona adatta per nostra figlia", racconta il padre della donna parte offesa nel processo all’ex compagno, da cui la donna ha avuto un figlio, accusato di maltrattamenti in famiglia. L’imputato era difeso dall’avvocato Emiliano Bianchi. Il padre della vittima ha riferito di averla vista con un occhio nero e lui stesso di essere stato minacciato più volte di morte. Deposizioni dense di dolore quelle che sono sfilate ieri mattina davanti al giudice Francesco Cerretelli per fare chiarezza sui soprusi, le ingiurie, le sopraffazioni che la giovane ha sopportato dal 2018 all’ottobre 2022.
Oltre a proferire nei suoi confronti parole offensive, dandole della poco di buono, nel giro di pochi mesi l’avrebbe aggredita e malmenata in più occasioni. Riportando tumefazioni in varie zone del corpo che tuttavia la donna non si sarebbe fatta refertare. Nel corso del 2022, però, l’uomo che abusava di sostanze alcoliche, le aveva assestato un pugno al viso minacciando di farla fuori. Qualche settimana dopo, in preda alla rabbia, l’imputato avrebbe addirittura sfilato una finestra dai cardini scagliandola addosso alla giovane, colpendola ad un piede. In quel caso era intervenuto il 118. E nell’ottobre seguente l’aveva schiaffeggiata, spingendola poi contro il muro provocandole conseguenze ad un occhio. Una situazione tremenda. Non era più vita, dopo tanti anni di sopportazioni. Adesso saranno i tanti testimoni a ricostruire l’odissea della donna. La sentenza dovrebbe essere pronunciata a fine giugno.
La.Valde.