Saldi invernali, conto alla rovescia. Meteo e crisi frenano le vendite. Ma è sempre caccia al super sconto

Al via domani la stagione delle svendite. Fismo Confesercenti critica la data: "Si perde il 46% degli introiti". Federmoda Confcommercio: "Previsione di spesa di 137 euro pro capite". I consigli di Confconsumatori.

Saldi invernali, conto alla rovescia. Meteo e crisi frenano le vendite. Ma è sempre caccia al super sconto

Saldi invernali, conto alla rovescia. Meteo e crisi frenano le vendite. Ma è sempre caccia al super sconto

Si apre domani anche a Siena la stagione dei saldi invernali. Marco Rossi, presidente regionale degli Esercenti Moda Fismo e presidente di Confesercenti Poggibonsi, spiega: "Nei prossimi 60 giorni sarà possibile mettere in vendita capi di abbigliamento con una percentuale di sconto rispetto al prezzo di listino praticato nelle scorse settimane. Anche quest’anno i saldi iniziano troppo presto, vanificando buona parte del loro potenziale sia per gli operatori commerciali che per i consumatori – stigmatizza –. Le temperature superiori alla media in autunno hanno pesantemente condizionato fin qui la vendita di capi invernali, per questo, come Fismo Toscana, continuiamo a chiedere di posticipare l’inizio degli sconti a una data più vicina a quella della vera fine della stagione".

Un sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti Toscana rivela che a partecipare alle vendite di fine stagione sarà l’85,5% delle medie e piccole imprese del commercio moda, quasi tutte (il 96 %) condizionate in negativo nelle vendite dal cambiamento climatico con un calo medio del -46% delle vendite nelle collezioni autunno-inverno.

Riccardo Ghini, presidente di Federmoda Confcommercio Siena, commenta: "La data del 5 gennaio è frutto di un compromesso ed è la stessa in tutte le regioni italiane, tranne la Valle d’Aosta. La scelta di unificare l’avvio dei saldi è stata fatta per evitare il turismo da shopping e quindi l’anarchia. Lo sforzo è di pensare a livello generale di categoria, senza guardare al particolare". Ghini parla poi delle vendite online: "Lavoro con alcune piattaforme e il 20% di sconti c’era già a settembre con il ’Back to school’. Da anni non c’è più la corsa ai saldi e non si vedono le file fuori dai negozi. Ora poi la crisi e i rincari economici minano la capacità di spesa della clientela che cerca il low cost. Ma i negozi devono rivolgersi a un target con disponibilità economica, altrimenti si chiude". E infine: "La previsione di spesa in Italia per i saldi sarà di 137 euro a persona e di 306 euro a famiglia".

Duccio Panti, Confconsumatori, invece consiglia: "Attenzione alle etichette, sembre meglio fare il confronto con i prezzi precedenti ai saldi per evitare raggiri. Inoltre ricordiamo che i capi possono sempre essere cambiati in caso di difetto". Poi la previsione: "I consumatori si trovano di fronte a rincari di utenze elettriche e telefoniche e alla diminuzione del potere d’acquisto dell’euro: credo ci sarà un’impennata delle vendite con i saldi per trovare l’occasione a un prezzo conveniente".

Cristina Belvedere