Siena, troppi ricoveri nell’area Covid. Il Policlinico riduce le altre attività

Aperto un nuovo blocco di terapia Intensiva, tagliati gli interventi programmati di medicina e chirurgia

Enmergenza Covid, la nuova terapia intensiva

Enmergenza Covid, la nuova terapia intensiva

Siena, 6 marzo 2021 - Di fronte al picco dei ricoveri e al trend in continua crescita dei numeri Covid, il policlinico Le Scotte annuncia la nuova riduzione dell’attività programmata di tipo medico e chirurgico. Il 4 marzo si è registrato il nuovo picco di ricoveri Covid, arrivati a quota 104. A causa del progressivo incremento dei pazienti affetti da Sars-Cov-2 e delle previsioni per i prossimi giorni, la Direzione aziendale ha deciso di ridurre le attività programmate di tipo medico-chirurgico e rendere operativa in pochi giorni la nuova area di terapia Intensiva dell’Unità di anestesia e rianimazione Dea e dei trapianti, diretta dal professor Sabino Scolletta, programmando il trasferimento dei pazienti. «L’Azienda ospedaliero universitaria Senese sta rispondendo pienamente alla nuova ondata emergenziale – commenta il presidente delle Regione, Eugenio Giani – e l’attivazione veloce della nuova terapia intensiva è una scelta intelligente e condivisa, che darà respiro alla capacità recettiva dell’ospedale garantendo al contempo lo svolgimento delle attività urgenti e di alta specializzazione che non possono fermarsi. Penso ai trapianti di cuore e polmone, per cui Siena è centro unico in Toscana, ma anche alle attività di cardiochirurgia, oncologia e neurochirurgia e a quelle tempo-dipendenti. Stiamo attraversando un momento critico per la nostra sanità, ma con la collaborazione reciproca e la buona organizzazione, unite al rispetto delle regole per il contenimento del contagio, possiamo e dobbiamo continuare a rispondere alle necessità dei cittadini". «L’attivazione della nuova terapia Intensiva, con un investimento di circa 2 milioni di euro, si inserisce nell’ambito di una più ampia riprogrammazione delle attività assistenziali dell’ospedale anche finalizzata a far fronte all’emergenza Covid – spiega il professor Antonio Barretta, direttore generale delle Scotte –. Visto l’andamento epidemiologico e il numero crescente di ricoveri in area Covid e nelle altre strutture della bolla per il contenimento del Coronavirus, siamo costretti a ridurre le attività programmate di tipo medico e chirurgico, assicurando le prestazioni con carattere d’urgenza e di non differibilità per motivi clinici". La nuova terapia Intensiva si compone di un ambiente unico con otto posti modulabili: due posti letto saranno dedicati all’isolamento dei pazienti con problematiche particolari (trapianto d’organo, immunodepressione, infezione grave), mentre gli altri potranno passare dall’alta alla media intensità di cura nei casi indicati. Questa flessibilità rappresenta un punto di forza poiché può agevolare il flusso dei pazienti in ingresso e in uscita. p.t.