Rapina in farmacia. I carabinieri arrestano l’uomo con la siringa che colpì alla ’Fiore’

Provvedimento a carico di un 36enne residente a Siena. Minacciò con l’ago insanguinato il farmacista rubando l’incasso. Scoperto grazie alle telecamere e dopo una perquisizione.

Rapina in farmacia. I carabinieri arrestano l’uomo con la siringa che colpì alla ’Fiore’

Rapina in farmacia. I carabinieri arrestano l’uomo con la siringa che colpì alla ’Fiore’

Arrestato l’autore della rapina messa a segno il 10 gennaio alla Farmacia ’Fiore’ in Camollia. La Squadra Mobile e il Nucleo Investigativo Carabinieri di Siena hanno dato esecuzione ieri a una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un trentaseienne residente nel territorio di Siena, accusato di aver minacciato con una siringa insaguinata il titolare della farmacia per farsi consegnare l’incasso della mattinata.

Il giovane era entrato a volto scoperto nel punto vendita in Camollia all’ora di pranzo, dirigendosi verso il titolare dell’attività dopo aver aggirato il bancone. Qui aveva estratto una siringa e l’aveva puntata al collo del medico, intimandogli: "Dammi i soldi". Frugando nella cassa, probabilmente il rapinatore si è ferito con la siringa che teneva in mano, continuando a puntarla contro il personale della farmacia. Una volta impossessatosi dei contanti (diverse centinaia di euro), il giovane si era allontanato a piedi, dileguandosi nel nulla. Vani i tentativi di un cliente, presente durante il colpo, di inseguire il malvivente per capire in quale direzione fosse scappato.

Per risalire all’autore del reato, l’indagine è stata condotta dalla polizia giudiziaria con grande impegno, visto anche l’elevato allarme sociale che si era diffuso in città alla luce del fatto che la rapina era stata commessa in pieno giorno proprio nel centro storico di Siena.

Attraverso l’esame e il sequestro di indumenti e tracce ematiche, l’esecuzione di una perquisizione domiciliare con rinvenimento di elementi utili all’indagine, nonché tramite la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sono stati raccolti elementi probatori tali da giustificare la richiesta cautelare da parte della Procura della Repubblica, richiesta che è stata accolta nei termini richiesti dal giudice per le indagini preliminari. L’indagato risulta essere recidivo e attualmente si trova a disposizione nella Casa Circondariale di Siena.

Cristina Belvedere