Quello di Antonio Crestelli, è un personaggio immaginario, eppure pagina dopo pagina, si nutre di realtà. I tratti somatici sono quelli di Alessio, le mitiche scarpe Copa Mundial, quelle che babbo gli ha regalato per fargli una sorpresa. E poi ci sono Ivan, il team manager, il tifoso del Siena con il sigaro in bocca... Facce conosciute sulle lastre, divenute fonte di ispirazione per costruire la storia. Anche quello di Mauro Trevisan è un personaggio inventato.
È il consulente finanziario di Antonio, il faro che lo guida lungo le insidie del successo. Facile facile il nesso. "Sì, noi ai clienti, parliamo proprio come lui". ‘Oltre il 90esimo’, il libro scritto da Alessio Butini e dal collega Claudio Ciolli, racconta la partita, di una giovane promessa del calcio. La partita della vita. Un giro ad alta velocità sulle montagne russe delle emozioni: la gioia, lo smarrimento, il dolore, la rinascita.
"La vita può metterti di fronte a tante difficoltà – sottolinea Alessio Butini –. Ma anche nelle situazioni più brutte devi rimanere lucido. Anche le fasi calanti, proprio come avviene nella finanza, possono essere un’opportunità. Anche quando va tutto storto devi perseguire i tuoi princìpi: se la strategia è vincente, il risultato arriva". Il titolo ‘Oltre il 90esimo’ è un messaggio. Chiaro, limpido, di come la vita, proprio come una partita di calcio, termina solo al triplice fischio, e non allo scadere del tempo regolamentare.
È proprio in quei minuti di recupero che si può decidere il destino di un risultato, come quello di un’intera esistenza. "In parallelo alla vita di un uomo, un giocatore, deve impostare il proprio pensiero, la propria filosofia, guardando alla gara della domenica – spiega Butini –, ma anche oltre. Deve guardare al 95’ e anche di più. Non a caso sono stati spesso i grandi campioni o i grandi ‘undici’ a risolvere una partita allo scadere. Basti ricordare, imprese citate anche nel libro, la finale Manchester United-Bayern Monaco del ’99 o l’incontro Milan-Ajax del 2023. Per non parlare del gol di Iniesta a Londra o il colpo di testa di Sergio Ramos che regalò al Real i supplementari e quindi la Champions. Alle spalle c’è una cura meticolosa della preparazione, un andare oltre".
"Se questo vale per tutti – prosegue Butini –, vale ancora di più per un calciatore o per uno sportivo in generale: la loro fase di accumulo è grossa ma breve, quella di decumulo lunga. Per vivere bene dai 35-40 anni ai 70, momento della pensione, devono aver pensato prima a come gestire il loro patrimonio. Spesso poi si affidano alle persone sbagliate". Nel libro anche un risvolto sociale. "Parliamo dei problemi a cui andiamo incontro, tra bar virtuali e mancate pensioni: è necessario constatare la realtà, prima che sia troppo tardi".
A.G.