"No ai grandi appezzamenti. Saremo schiavi"

Silvano Vigni, detto Bastiano, sostiene la protesta dei trattori a Bettolle e critica l'Unione europea, i pesticidi e la grande distribuzione. La solidarietà dei cittadini è evidente, ma la Rai smentisce contatti con gli agricoltori in rivolta.

"Che passi il messaggio giusto", rivendica Silvano Vigni, detto Bastiano, intervenendo sulla protesta dei trattori a cui ha preso parte la scorsa settimana a Bettolle. Solidarizzando con una categoria che sta vivendo un momento di grande difficoltà per via di lacci e lacciuoli imposti in primis dall’Unione europea. "No ai pesticidi ma no anche al grano importato essiccato con il glifosato", mette le mani avanti Vigni. Fra i ’no’ da pronunciare anche quello contro la grande distribuzione, a suo avviso, "no ai grandi appezzamenti di terreno gestiti da pochi o saremo i nuovi schiavi", preconizza l’ex fantino che, come noto, coltiva circa 68 ettari di proprietà a Vescona. "Lottiamo per la nostra indipendenza alimentare, evviva il futuro", si conclude così il messaggio sui social che ha raccolto subito tanti consensi da colleghi e anche non addetti ai lavori. A conferma che l’invocata solidarietà dei cittadini, non agricoltori, è arrivata. Chiara e forte.

Le ragioni sostenute da Bastiano e da tanti coltivatori che protestano in tutta Italia dovrebbero salire, come ventilato, anche sul palco dell’Ariston, portate da 4 giovani rappresentanti di ’Riscatto agricolo’ che hanno annunciato di partire con 15 trattori per Sanremo. Anche se l’ufficio stampa della Rai ieri smentiva categoricamente di aver avuto qualsiasi tipo di contatto con gli agricoltori in rivolta contro le politiche europee.

Laura Valdesi