L’inseguimento a Siena, poi denuncia il furto dell’auto

Un professionista di 21 anni della provincia di Siena è stato condannato a 8 mesi con patteggiamento per resistenza a pubblico ufficiale e simulazione di reato, dopo un inseguimento rocambolesco da parte dei carabinieri. Il risarcimento è stato già effettuato.



L’inseguimento a Siena, poi denuncia il furto dell’auto

L’inseguimento a Siena, poi denuncia il furto dell’auto

Una bravata è costata denaro e una condanna ad otto mesi con il patteggiamento ad un professionista, 21 anni, che lavora nella provincia di Siena. Era accusato, dopo l’inseguimento da parte dei carabinieri e la fuga, non solo di resistenza a pubblico ufficiale ma anche di simulazione di reato. Il caso è stato chiuso nell’udienza pre-dibattimentale davanti al giudice Francesco Cerretelli.

Il giovane lo scorso anno era in auto, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, quando invece di sottoporsi ad un controllo dell’Arma ha pensato bene di scappare. Da qui è nato appunto un inseguimento a velocità sostenuta, a tratti anche pericoloso e rocambolesco, che si è snodato dalla zona di Costalpino-Costafabbri fino addirittura a Monsindoli, con il rischio di travolgere qualcuno transitando nell’abitato. Il giovane ad un certo punto ha abbandonato la macchina, allontanandosi. Ovvio che sarebbero risaliti a lui con la targa. Si sarebbe recato a fare denuncia di furto. Quella vettura gli era stata portata via, insomma. Salvo poi, giusto dopo qualche ora, ripensarci e ritirarla essendosi accorto di aver sbagliato. Questo non è bastato ad evitargli guai giudiziari e l’accusa di simulazione di reato unitamente alla resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri erano parte civile attraverso gli avvocati Francesco Maccari e Pierluigi De Angelis ma non c’è stata la costituzione in aula per l’avvenuto risarcimento.