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’La Stranieri, Gaza e le Università’. Il documento per far tacere le armi

La bozza preparata dal rettore Montanari: invito a Ministero e Crui di aiutare a ricostruire gli atenei palestinesi

’La Stranieri, Gaza e le Università’. Il documento per far tacere le armi

Questo pomeriggio l’Università per Stranieri ospiterà la conferenza della giornalista palestinese Rula Jebreal sul tema ‘Genocidio e propaganda’, organizzata dai due atenei. Dalle 10.30 le attività didattiche alla Stranieri saranno sospese per lo svolgimento dell’assemblea indetta dal rettore Montanari per approvare un testo circa ‘La Stranieri, Gaza e il ruolo dell’università’. La bozza del testo proposta dal rettore è stata inviata alla comunità accademica, che la discuterà a porte chiuse. Fra le altre cose la bozza condanna la rappresaglia perpetrata da Israele a Gaza in risposta all’eccidio compiuto da Hamas il 7 ottobre.

Definisce la rappresaglia come una "punizione collettiva", un "massacro" che "violando sistematicamente il diritto internazionale si configura come atto di terrorismo". Condivide l’ordinanza dell’Aja per cui è ‘plausibile’ che stia assumendo i contorni del genocidio. Nel testo si rigetta il tentativo di strumentalizzare la categoria di ‘antisemitismo’; al riguardo, si legge, l’università "chiede al governo, alla Conferenza dei rettori e alle altre università di ritirare l’adesione alla definizione dell’Ihra". Inoltre "esprime sdegno per la distruzione del sistema universitario palestinese, e chiede alla Conferenza dei rettori e al Ministero di intervenire per accogliere studenti e ricercatori, e aiutare a ricostruire le università".

Nella bozza l’università "sostiene la protesta nei campus" ed "esprime solidarietà per i colleghi delle università israeliane che prendono posizione contro i crimini del loro governo". Il boicottaggio delle università di qualunque Paese è rifiutato in base alla convinzione che anche nelle situazioni di compromissione del sistema con le politiche i di guerra le università restino luoghi in cui si sviluppa un pensiero alternativo.

L’Ateneo chiede alle altre università di adottare nei codici etici principi che inibiscano la collaborazione con l’industria delle armi; "di rinunciare ad accordi che passino attraverso i Governi di paesi in guerra e chiede a tutti i rettori di lasciare il consiglio scientifico di Medor". Al riguardo, la bozza "condanna l’orientamento della Commissione europea e di dare largo spazio nell’ambito Horizon Europe al trasferimento in ambito militare dei risultati della ricerca civile". La Stranieri "riafferma il suo ripudio della guerra, ricordando il diritto ad esistere dello Stato di Israele e del popolo palestinese. Appoggia il riconoscimento dello Stato di Palestina, auspica che si possa arrivare a un unico Stato binazionale". Il testo sarà discusso, eventualmente modificato e sottoposto a voto e presentato in Senato accademico.

Eleonora Rosi