"La mia famiglia in fuga da Gaza. Raccolta fondi per portarli in Egitto"

Il coraggio di Leen Abusaid, dipendente dell’ateneo senese. "Servono 100mila euro per salvare nove persone"

"La mia famiglia in fuga da Gaza. Raccolta fondi per portarli in Egitto"

"La mia famiglia in fuga da Gaza. Raccolta fondi per portarli in Egitto"

Non è facile stare con le mani in mano mentre la propria casa viene distrutta e la famiglia sfollata, ma è anche drammaticamente difficile riuscire a fare qualcosa. Lo sa bene Leen Abusaid, giovane nata e cresciuta a Gaza City che da quattro anni vive a Siena dove, dopo essersi laureata in cultural diplomacy, ha iniziato a lavorare nella divisione relazioni internazionali dell’Università. "Non posso più continuare a guardare in silenzio ciò che sta accadendo alla mia famiglia a Gaza", scrive Leen nella dichiarazione che accompagna la raccolta fondi che sta portando avanti nel tentativo di far arrivare in Egitto nove membri della sua famiglia, intrappolati nella Striscia di Gaza senza una casa, acqua, o cibo, o elettricità per scaldarsi.

"La mia famiglia abitava a Gaza city, vicino al Quds Hospital, che è stato bombardato ripetutamente – ha raccontato Leen -. La casa l’abbiamo persa. Per fortuna i miei familiari si sono salvati, sono andati via circa un mese dopo l’inizio della guerra, quando è stato chiesto di evacuare tutto il quartiere. Sono scappati verso il sud della striscia, considerato sicuro". Il racconto della fuga è un’odissea: "Al sud si sono rifugiati a casa di mio zio, insieme ad altre trenta persone, e li sono rimasti un mese, durante il quale il quartiere è stato bombardato – ha raccontato Leen - Adesso hanno nuovamente evacuato e sono arrivati al valico di Rafah. Il cugino che aveva ospitato la mia famiglia è morto d’infarto dopo aver ricevuto l’ordine di evacuazione. Mio padre di 80 anni, soffre di una malattia cronica ed è stato recentemente operato al cuore, negli ultimi mesi è stato male. ‘È andato all’ospedale, ma non sono riusciti a fargli neanche delle semplici analisi, né a dargli medicine. Ancora oggi non è riuscito a curarsi".

La raccolta fondi di Leen nasce per aiutare la sua famiglia (4 nipoti, i genitori anziani, due fratelli e sua cognata) a lasciare Gaza il primo possibile tramite il valico di Rafah, per portarla in Egitto. L’obiettivo è di raccogliere 100mila euro. "Servono minimo 7mila dollari a persona per andare in Egitto – ha spiegato Leen -, e se non si ha passaporto valido il prezzo può aumentare, è questo il caso dei membri della mia famiglia, ma è anche un fatto molto comune a Gaza, perché siamo sotto embargo. I soldi servono a farli sopravvivere a Rafah e pagare i trasferimenti. Una volta al Cairo potrebbero costruire una nuova vita, oltre che avere acqua, cibo, elettricità e cure mediche".

Eleonora Rosi