Droga venduta nei boschi. Caccia a tre spacciatori

Operazione della Mobile a Vagliagli dove erano stati notati movimenti strani. I pusher sono fuggiti ma uno ha perso lo zaino con hashish, eroina e cocaina.

Droga venduta nei boschi. Caccia a tre spacciatori

Droga venduta nei boschi. Caccia a tre spacciatori

di Marco Brogi

CASTELNUOVO BERARDENGA

Cambiano i luoghi dello spaccio. Da qualche anno a questa parte pusher e clienti si danno appuntamento nei boschi. E’ lì, dove la macchia è più fitta, al riparo da occhi indiscreti, gli spacciatori si accampano nelle tende, dormono, mangiano, e soprattutto vendono la droga. Con un blitz in pieno giorno in un bosco nella zona di Vagliagli gli agenti della Squadra mobile di Siena e del commissariato di Poggibonsi hanno stroncato un traffico di droga piuttosto intenso, sequestrando un panetto di hashish di 70 grammi di cui dieci già confezionati in sei piccole dosi; 10 grammi di cocaina divisa in nove dosi; e infine 13 grammi di eroina distribuiti in dieci involucri. I pusher sono riusciti a scappare e sono in corso indagini per risalire a loro. Era diverso tempo che nella zona dove poi è stato effettuato il blitz gli investigatori avevano notato alcuni ‘strani movimenti’ e identificato alcuni consumatori di sostanze stupefacenti. Qualche giorno fa gli agenti hanno deciso di intervenire. Appena arrivati all’interno dell’area boschiva hanno subito avuto la conferma che i sospetti maturati erano più che legittimi. Alla loro vista, tre uomini di probabile origine nordafricana, colti nel momento del pranzo, si sono dati alla fuga nella boscaglia prendendo direzioni separate. Impossibile per i poliziotti raggiungerli. Mentre scappava uno di loro ha perso un piccolo zaino nero dove sono stati trovati hashish, cocaina ed eroina. Era divisa in dosi e quindi pronta per essere venduta. Rinvenuto anche un bilancino di precisione. La bellissima area verde era stata ridotta a una discarica a cielo aperto. Come emerso in altre operazioni antidroga in varie parti della provincia effettuate dalla Squadra Mobile di Siena e fortemente volute dal Questore Pasquale Milone, anche in questo caso gli spacciatori avevano trasformato il bosco in una dimora. "Una dimora- spiega la Questura stessa- di medio/lungo termine a seconda della disponibilità di sostanza stupefacente da smerciare ad una foltissima clientela: gli spacciatori avrebbero aspettato i rifornimenti nello stesso posto, o avrebbero cambiato postazione, una volta terminata la merce". Tra gli alberi e il fogliame, sparsi ovunque, generi di prima necessità, tende e batterie della macchina, buste di carbonella, che gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Poggibonsi hanno rimosso anche grazie all’aiuto dell’Associazione Cinghialai di Vagliagli, ben felice di dare una mano.