Siena, 25 ottobre 2014 - «MA COME, non lo riconosce? E’ il rettore-operaio», scherzano i contradaioli. L’uomo con la tuta celeste si volta: è proprio lui, Fabio Pacciani. Pennato in mano e guanti, pronto ad assestare il colpo giusto per liberare le mura sotto i giardini del Bruco dall’assedio di erba, edera e piante infestanti. «Abbiamo iniziato a lavorare presto e andremo avanti finchè fa buio — spiega —, eravamo una ventina di volontari, adesso siamo il doppio. La Contrada non è soltanto araldica e museo ma anche territorio. Specie adesso che nel rione vivono sempre meno persone per andarci bisogna avere un scopo. Eccolo: pulire un tratto di mura dalla torretta fin quasi a porta Ovile».
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