Come sarà il Policlinico nel 2030. Opere da 300 milioni, nessuno stop

Il masterplan dell’Azienda ospedaliera condiviso con medici, operatori, istituzioni e cittadini al polo didattico

Come sarà il Policlinico nel 2030. Opere da 300 milioni, nessuno stop

Come sarà il Policlinico nel 2030. Opere da 300 milioni, nessuno stop

"Forse si sarebbe fatto prima a ricostruirlo da nuovo, ma il mandato politico che ho ricevuto è di ristrutturare e ammodernare l’attuale struttura. Del resto altrove nuove edificazioni promesse sono rimaste sulla carta: qui invece manteniamo e miglioriamo quello che c’è, senza interrompere l’attività e i servizi", così il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Antonio Barretta, ieri, ha iniziato la presentazione del masterplan della ristrutturazione delle Scotte, nel corso di un incontro pubblico.

Il nuovo policlinico sarà quello che vedremo nel 2030, al termine di lavori che prevedono ristrutturazione dell’esistente, ammodernamento della struttura e delle attrezzature tecnologiche, efficientamento degli impianti e nuove edificazioni, per complessivi 298 milioni di euro.

La presentazione del programma è stata fatta dal dg Barretta, con introduzione della professoressa Donata Medaglini per l’Università, dell’assessore regionale Simone Bezzini e dopo il saluto del sindaco Nicoletta Fabio.

Il piano delle Scotte prevede, come obiettivo prioritario, interventi antisismici e antincendio, e la riqualificazione funzionale ed estetica delle strutture esistenti. La prima opera a partire sarà l’edificazione del volano, per 51 milioni di euro già coperti da finanziamenti: il nuovo edificio servirà al trasferimento temporaneo dei lotti 1, 2 e 3 man mano che saranno sottoposti a lavori. Le demolizioni partiranno a novembre e il nuovo edificio dovrà essere concluso entro il giugno 2026, alla scadenza dei fondi Pnrr: si svilupperà su una superficie di 11mila metriquadri su 7 piani, fra lotto 4 e Dea.

Contemporaneamente l’altra nuova edificazione, quella del magazzino farmaceutico, anche questa già finanziata, su una superficie di 10mila metri quadri.

Da finanziare e in realizzazione entro il 2028 la nuova palazzina ambulatoriale, che sorgerà davanti al Dea, nei terreni ex agricoli appena acquistati dall’ospedale, per cui è in approvazione la variante urbanistica da parte del Comune: qui saranno concentrati gli ambulatori oggi disseminati in tutti i lotti. L’edificio avrà una superficie di 9mila metri quadri su 3 piani, in un’area che avrà anche una nuova viabilità, accesso dall’esterno e parcheggio da 400 posti.

Sarà poi edificata, come prolungamento del lotto 1, una nuova costruzione che andrà a riunire tutti i laboratori: saranno 14 piani, con superficie totale di 5mila metri quadrati.

C’è poi l’intervento sulle facciate, frutto di un concorso di idee del 2021 che ha partorito un rendering al quale si dovranno attenere i progettisti. Prevista infine la realizzazione del nuovo eliporto, sopra l’ospedale. E’ già scattato l’efficientamento energetico, affidato all’impresa Mieci, che ha ottenuto la gestione per 15 anni degli impianti, a fronte di interventi per 20milioni di euro e un risparmio di energia primaria del 30%.

Dopo la presentazione del masterplan, è iniziato il dibattito fra la platea e i rappresenanti degli enti istituzionali, coinvolti in un’opera che andrà a ridisegnare il profilo di Siena oltre all’organizzazione dell’ospedale e dei suoi servizi: hanno firmato il protocollo di corresponsabilità, insieme all’AouS, la Regione, Comune di Siena, Provincia, Soprintendenzae vigili del fuoco. I quesiti posti dai dipendenti hanno riguardato, per lo più, la continuità dei servizi e i possibili disagi legati ai trasferimenti; i cittadini si sono concentrati invece sui cambiamenti della viabilità e sui parcheggi.

Paola Tomassoni