"Rischi di morire con tuo figlio". Cartomante chiede soldi per evitare l’incidente

La sedicente maga quando la vittima ha iniziato a non risponderle più al telefono e ai messaggi ha minacciato di denunciarla per diffamazione. E’ accusata inoltre di estorsione nei confronti della senese

Siena, 17 aprile 2024 – Le aveva detto di aver fatto un sogno. Terribile. Suo figlio sarebbe rimasto vittima di un incidente. Solo adombrare una tragedia del genere a una madre equivaleva a spezzarle il cuore.

A farla vivere in uno stato di ansia continuo. Di angoscia. Ma c’era un rimedio, sosteneva la cartomante. Quel pericolo poteva essere allontanato attraverso un "rito propiziatorio" che lei avrebbe fatto. Naturalmente aveva un costo: 300 euro. Era stato solo l’inizio di un incubo per una donna senese che, compreso che si trattava di una truffa bella e buona, si è rivolta nel giro di breve alle forze dell’ordine. Ieri il gup Elena Pollini ha deciso che la sedicente cartomante con poteri speciali deve essere processata: il dibattimento si aprirà a settembre. Avvocato di ufficio della presunta maga è Francesca Martini mentre la senese vittima del raggiro non si è costituita parte civile ma era presente ieri in aula con la sua legale Nadia Funari.

Quando nell’ottobre 2021 le aveva raccontato del terribile sogno il cuore di mamma aveva prevalso: la donna aveva caricato su una card postapay, risultata poi intestata al compagno della maga, i 300 euro richiesti. Non era finita qui. Successivamente la cartomante le aveva detto che nell’incidente sognato sarebbe rimasta coinvolta anche una donna.

Poteva essere addirittura la madre stessa, comunque sia qualcuno che le era particolarmente vicino. Bastava tirare fuori altre 300 euro che servivano per allontanare anche da lei il pericolo. Una spirale senza fine, che giocava sui sentimenti della donna paventando un pericolo immaginario. Aveva caricato comunque altre 300 euro sulla card.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la cartomante sosteneva di non aver ricevuto il denaro e che dunque la vittima doveva ripetere l’operazione. In realtà la cifra era stata versata regolarmente con un’operazione effettuata presso un tabaccaio. Non volendo problemi, aveva ricaricato nuovamente la card per tale importo.

C’era tuttavia stata un’escalation, per così dire, nelle richieste della presunta maga. Quando la donna, dopo averle rinfacciato che si trattava di una truffa non rispondeva più al telefono e ai messaggi, era scattata l’estorsione. Aveva minacciato di denunciarla, era entrato in scena un presunto avvocato.

La cartomante si diceva pronta a rivelare il contenuto dei colloqui privati, fino a coinvolgere il figlio della donna. Che aveva tirato fuori altro denaro. Poi la denuncia. E adesso il processo.