PINO DI BLASIO
Cronaca

Bezzini e il futuro di Tls: "Onore a Landi, scelta per il bene della società. Identikit da presidente"

L’assessore regionale alla sanità: "Fondazione Mps e Regione parleranno con tutti i soci per una soluzione unitaria. Il deficit? Troppa fiducia nelle promesse del Governo. Biotecnopolo, ora non ci sono più alibi".

Bezzini e il futuro di Tls: "Onore a Landi, scelta per il bene della società. Identikit da presidente"

L’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, prima di avventurarsi sul futuro di Toscana Life Sciences e tratteggiare l’identikit del possibile nuovo presidente, vuole rendere l’onore delle armi a Fabrizio Landi. "Nell’intervista a La Nazione, Landi, mettendo a disposizione il suo mandato - è l’incipi t di Bezzini - ha dimostrato ancora una volta che vuole il bene di Tls. In oltre un decennio di presidenza, ha contribuito allo sviluppo della Fondazione. Tra Tls e imprese incubate ci sono oltre 700 persone che lavorano in quegli spazi, un fatturato di 48 milioni di euro e 18 milioni di finanziamenti attratti dall’esterno. Fabrizio Landi è tra gli artefici di questa operazione di successo che ha portato Tls a essere riferimento nazionale. Ci sono state delle criticità negli ultimi anni. E dopo aver contribuito a definire il percorso per superarle, Landi fa un passo di lato, per anticipare il cambio".

Dopo il riconoscimento del grande lavoro del presidente, cosa pensa di quel potenziale deficit di 7 milioni di euro che ha portato alla definizione del piano di salvataggio?

"Ci sono state delle criticità negli ultimi due anni, con sofferenze di bilancio. E’ stato varato un piano di ristrutturazione, ci sono le condizioni per una ripartenza e un rilancio. Con un ricambio più accelerato rispetto alla primavera del 2025".

Di chi è la colpa delle criticità e del deficit di bilancio?

"Prevalentemente di un eccesso di fiducia nelle promesse del Governo. Si è pensato che ci fosse una linea di continuità tra governo Draghi e governo di centrodestra, che non c’è stata. Lì si è creata una sofferenza che, come ha detto Landi, ha portato a mancati finanziamenti e a soldi stanziati ma mai arrivati".

I soldi sono quelli per gli anticorpi monoclonali che non hanno avuto l’efficacia sperata?

"Sì, ma bisogna aggiungere quelli per i due anni di ritardo del Biotecnopolo. L’eccesso di fiducia è in questo passaggio".

La Regione ha difeso Tls?

"La Regione ha fatto la sua parte, rinnovando tutti gli accordi di collaborazione in questi mesi".

Cosa succederà adesso? Mancano solo dettagli per chiudere la partita con le banche sui 6 milioni di euro di fidi.

"I soci di Tls, Regione e Fondazione Mps in primis, verificheranno con attenzione l’applicazione del piano di risanamento. Che prevede quanto chiediamo da tempo, l’affrancamento dalle sorti del Biotecnopolo e il recupero di indipendenza di Tls. Credo ci si debba muovere con estremo rigore su questa linea. Sul Biotecnopolo abbiamo perso due anni e 135 milioni di finanziamenti. Con il nuovo direttore generale siamo di fronte all’ultima opportunità per partire".

La disponibilità di Landi a farsi da parte in anticipo spinge anche la Regione a parlare con gli altri soci di Tls?

"Non c’è dubbio. Dovremo lavorare in sinergia con tutti i soci, soprattutto con Fondazione Mps che è il socio, assieme alla Regione, che contribuisce maggiormente allo sviluppo di Tls, con l’obiettivo di trovare una soluzione unitaria. Che coinvolga tutti, compreso il Comune di Siena".

Sarà l’attuale comitato di indirizzo a designare il nuovo presidente?

"Non c’è bisogno di aspettare nomine. Entro l’autunno i 14 membri del comitato di indirizzo partoriranno la scelta unitaria. Il primo confronto sarà tra Regione e Fondazione Mps, tra presidente Giani e presidente Rossi".

Non ci sono già nomi?

"Se ci fossero, non li direi di certo. Posso farle l’identikit: il nuovo presidente Tls dovrà essere una persona con una solida esperienza amministrativa, fuori da schieramenti politici, con relazioni nazionali e che sia ponte tra istituzioni, ricerca e imprese".