Danni per l’assalto dei lupi alle pecore: la Regione dà il via ai risarcimenti

Annuncio di Remaschi all’associazione ‘L’Unione fa la forza’

Strage di pecore nell’azienda dei fratelli Sanna

Strage di pecore nell’azienda dei fratelli Sanna

Siena, 25 settembre 2018 - Snellire le procedure burocratiche per ottenere i risarcimenti danni provocati dagli attacchi dei lupi e degli ibridi: è questa la proposta lanciata ieri all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi, che ha incontrato l’associazione «L’Unione fa la forza» (rappresentata da Sara Moscadelli), una delegazione di allevatori e il Comune di Volterra. Una voce unanime, che si sta alzando dai territori dove gli attacchi dei predatori stanno mettendo in ginocchio tante, troppe aziende. Nel Senese l’ultima mattanza risale solamente alla scorsa settimana, quando i predatori hanno massacrato una ventina di ovini (ferendone una cinquanta) in un’azienda di Monteroni d’Arbia.

Come dicevamo, la richiesta è univoca e chiara: «ammorbidire» i lacci della burocrazia che tengono imbrigliati quei risarcimenti che i pastori aspettano da anni. E il faccia a faccia di ieri con Remaschi porta subito una ventata di novità: «L’incontro con l’assessore può dirsi positivo – sottolineano in coro Moscadelli, l’assessore del Comune di Volterra Gianni Baruffa e gli allevatori presenti al summit fiorentino – abbiamo condiviso una linea che andrà a tutelare un sistema, quello della pastorizia, messo a dura prova dagli attacchi dei predatori. Intanto ecco le prime novità: entro la fine dell’anno arriveranno i rimborsi per i danni diretti subiti nel corso del 2017, mentre la Regione si appresterà a pubblicare un doppio bando per i danni alle greggi risalenti al dicembre 2016 e per quelli del 2018. Per fare un esempio: durante il 2017, in Toscana si sono registrati circa 590 attacchi, che hanno maturato un danno di circa 450mila euro. In Italia, la nostra è la regione più colpita dagli assalti dei predatori. Noi abbiamo inoltre richiesto che nel bando che riguarderà i risarcimenti per l’anno in corso, possano essere inseriti anche i danni indiretti alle greggi, ovvero quelli relativi ai recinti, alla perdita di latte, agli aborti delle pecore».

Il fronte è pronto ad allargarsi al ministero: «Da qui – concludono Moscadelli e gli altri protagonisti dell’incontro – ripartiamo per presentare un testo da condividere anche con Anci, Regione e associazioni di categoria, affinché ci siano tutele certe per il sistema della pastorizia».