Lunense, polvere di marmo nel canale. Indagine di Arpal sull’area di Paduletti

Tracce biancastre anche nel tratto di via Fratta a Sarzana

Controlli svolti da carabinieri e guardia di finanza (foto d’archivio)

Controlli svolti da carabinieri e guardia di finanza (foto d’archivio)

Sarzana, 21 luglio 2018 - Doppio allarme inquinamento giovedì sera e ieri mattina nelle acque del canale lunense. L’altra sera infatti nel fosso di Paduletti nel comune di Castelnuovo Magra sono stati trovati residui di lavorazioni di marmo, bombole di gas, fette di cocomero e rifiuti di ogni genere. Ieri mattina invece nelle acque del canale Lunense fra le due centrali, in via Fratta a Sarzana, è apparsa una schiuma bianca che ha creato allarme fra alcuni abitanti della zona. Sul posto sono intervenute delle pattuglie dei carabinieri e della guardia di Finanza.

E’ stata allertata anche Asl 5 e Arpal per le analisi. La vicenda più grave è quella di Paduletti dove in effetti è stata riscontrata la presenza di materiale inquinante e su quanto accaduto sono in corso indagini anche per scoprire i responsabili degli scarichi abusivi, soprattutto per ciò che riguarda  i residui di lavorazione della segheria di marmo.

Erano circa le 9 di ieri mattina quando alcuni pensionati, passeggiando in via Fratta, hanno notato macchie bianche che si stavano estendendo per buona parte del corso d’acqua. E in particolare nel tratto che scorre fra le due centrali quella della sede del Consorizio del canale e quella di villa Ollandini.

Subito è scattato l’allarme e sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della stazione di Sarzana che hanno effettuato un sopralluogo nella zona e, successivamente, hanno ascoltato il direttore del Canale Lunense. In entrambi i casi è intervenuto anche il presidente del canale Lunense Massimo Moracchioli.

«Per quanto riguarda la vicenda di ieri mattina – ha spiegato Moracchioli – si è formata della schiuma bianca fra le due centrali.  E’ partita  probabilmente dalla cascata della nostra centrale perchè noi avevamo chiuso l’acqua. Acqua ferma ha probabilmente formato del polline e altra roba biologica che con la cascata si dovrebbe essere emulsionata. Quindi non c’è nessun allarme per l’irrigazione che noi non abbiamo sospeso. Anche se per tranquillità faremo fare un esame delle acque da  parte dei nostri incaricati.

Diverso invece è quanto accaduto giovedì sera a Paduletti. In questo caso c’è infatti una segheria che ha scaricato dei residui di lavorazione. Il Comune di Castelnuovo ci ha chiesto di andare a fare un intervento e nell’effettuare la  pulizia abbiamo trovato rifiuti di ogni genere. Su questa vicenda sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine: carabinieri e guardia di finanza».

C.G.