CRISTINA GUALA
Cronaca

Due anni per l'ecocolordoppler. "Qualcosa nella sanità non funziona"

L’odissea di una paziente ultrasettantenne che deve effettuare un controllo ai grossi vasi addominali. Il centro di prenotazione ha fissato l’appuntamento per il 18 aprile 2023 all’ospedale Sant’Andrea

Quattro i medici indagati per omicidio colposo (foto repertorio)

Vezzano (La Spezia), 6 ottobre 2021 - Due anni per un’ecografia. Genoveffa Matus ha 74 anni e diversi problemi di salute; tra i vari controlli che la signora deve effettuare, causati da vari malanni e anche da una caduta recente, è stato richiesto dal medico curante un ecocolordoppler arterioso ai grossi vasi addominali. La signora, di origine polacca ma residente da anni a Vezzano, è incredula. "Quando siamo andati a prenotare l’esame – ha spiegato il marito Carlo Bellati – con grande amarezza il primo appuntamento ci è stato fissato per il 18 aprile del 2023 all’ospedale Sant’Andrea. Ma com’è possibile aspettare così tanto tempo? Non è ragionevole che una persona, oltretutto anziana, debba attendere così tanto, potrebbe essere vitale fare questo controllo". Per avere un appuntamento meno ‘alle lunghe’, hanno intuito i due anziani, l’unica alternativa è rivolgersi a studi privati, dove le tempistiche e i costi sono altri. Ma i due coniugi vogliono seguire, fiduciosi il percorso della sanità pubblica, auspicando che ci sia un modo per sveltire la pratica: "In quale situazione è messa la sanità per effettuare un esame che ha la massima importanza in un tempo così lontano, cosa non sta funzionando? Qui non si sta parlando di giorni, si parla di attendere due anni, ma cosa può succedere nel frattempo? Speriamo che qualcuno capisca il nostro caso e quello di molti altri che come noi aspettano".

La fiducia verso il servizio sanitario pubblico per loro è molto forte, in questo momento la sentono mal ripagata. Quella di aprile è oltretutto la seconda data che hanno ottenuto al Cup di una farmacia: la prima era addirittura a novembre 2023 nonostante nella richiesta del medico sia precisato in prestampato ’entro 60 giorni’. "Sentendo che potevo fare l‘esame a novembre – ha spiegato Genoveffa – ero contenta. Solo quando sono rientrata a casa e ho guardato bene il foglio della prenotazione mi sono resa conto che si trattava di novembre sì, ma del 2023. Siamo andati di nuovo a vedere se fosse possibile una data più vicina, eravamo increduli".