"I liceali bloccati sei ore al rientro dalla gita. Una grande maturità"

Il presidente del consiglio di istituto del Parentucelli-Arzelà Andrea Pizzuto intervenendo sull’'incidente' capitato sul percorso di ritorno della gita delle classi quinte del liceo

I ragazzi del liceo sul pullman bloccato al confine per un guasto

I ragazzi del liceo sul pullman bloccato al confine per un guasto

Sarzana, 23 marzo 2018 -  «Il viaggio di istruzione non è una vacanza», spiega il presidente del consiglio di istituto del Parentucelli-Arzelà Andrea Pizzuto intervenendo sull’«incidente» capitato sul percorso di ritorno della gita delle classi quinte del liceo. Un centinaio di studenti, dopo un viaggio a Vienna con varie tappe anche in altre città, stavano rientrando da quella che è la classica uscita che di solito conclude il percorso quinquennale al liceo. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, durante il viaggio di rientro a casa, al confine tra Italia e Austria, il guasto tecnico di uno dei due autobus ha costretto un gruppo di studenti a una tappa lunga e imprevista.

«È stato il professor Mazzoli ad avvisare subito la ditta Capa Viaggi della disgrazia ed ha richiesto subito un mezzo sostitutivo – precisa l’avvocato Pizzuto – Ha avvisato anche la dirigente Vilma Petricone e i colleghi che erano sul primo pullman e stavano accompagnando l’altra classe. I ragazzi, che hanno fatto altrettanto con i propri genitori, rassicurandoli e avvertendoli del ritardo, si sono comportati con grande maturità e serietà attendendo pazientemente, intrattenendosi con i professori, l’arrivo dell’autobus sostitutivo. Nessun black-out generale dei telefonini e i compagni sul bus funzionante hanno proseguito allegramente il loro rientro a casa senza problemi». Il mezzo sostitutivo sarebbe dovuto arrivare nel giro di un’ora, ma è riuscito a raggiungere i ragazzi solo sei ore dopo la chiamata del docente a causa di un’abbondante nevicata. Non è stato possibile aprire lo sportello per trasferire i bagagli a causa del guasto elettrico del primo pullman e i ragazzi sono ripartiti senza le loro valigie, arrivate a destinazione martedì. «La trasferta a Vienna, come gli altri viaggi di istruzione, – commenta Andrea Pizzuto – era legata alla programmazione didattica, ’approfondimento dei temi e degli argomenti trattati in classe. E’ stato particolarmente intenso e molto fitto, ed ha riguardato la visita, con l’assistenza di guide specializzate, dei più importanti monumenti cittadini e degli edifici della Seccessione Viennese».