Bollette alle stelle, bastano lettere o mail e i contratti cambiano. Estra: "Nessun illecito"

Dopo l’affondo di Federconsumatori sulle modifiche unilaterali la società del gas rimanda al mittente le accuse. "Comunicazioni inviate secondo la normativa. Problemi legati all’aumento del prezzo"

Bollette raddoppiate, triplicate e persino quadruplicate per gli utenti

Bollette raddoppiate, triplicate e persino quadruplicate per gli utenti

Prato, 23 marzo 2023 – Il caro bollette continua a tenere banco. Immediata la risposta di Estra dopo l’affondo di Federconsumatori scesa in campo a seguito delle segnalazioni arrivate dai cittadini in merito al cambio unilaterale di contratto.

La legge è chiara e il confine è sottile. Estra precisa di essersi mossa rispettando "tutti i paletti previsti dalla normativa", semmai ci sarebbe da riflettere proprio sulla normativa. Per i contratti delle forniture vale la legge del silenzio assenso, non proprio l’ideale nel caso in cui le comunicazioni siano destinate ad arrivare a casa del consumatore per posta ordinaria. Non è obbligatoria una raccomandata con ricevuta né tantomeno una comunicazione aggiuntiva nel caso in cui non arrivi la risposta. La domanda che viene da porsi è semplice: davvero la mancata risposta dell’utente significa accettare il contratto? Dificile pensarlo, più semplice invece immaginare che sia legata al mancato arrivo della corrispondenza o magari alla mancata comprensione diquanto comunicato. In un periodo come quello attuale in cui il costo del gas è quintuplicato ogni sfaccettatura diventa un appiglio.

«Federconsumatori Toscana accusa Estra Energie di aver cambiato unilateralmente i contratti dei suoi clienti gas. Un’accusa grave che la società respinge nettamente, ribadendo di aver sempre rispettato la normativa", si legge nella nota inviata da Estra Energie. La normativa alla quale fa riferimento la società di vendita del gas prevede "di comunicare al cliente la variazione del listino tre mesi prima della scadenza. Condizioni tecniche economiche contrattuali sono comunicate tramite una lettera scritta o l’invio di una email. Il cliente in questo lasso di tempo è quindi libero di accettare o meno la modifica contrattuale", aggiunge la società. La posta elettronica dà maggiori garanzie ai consumatori, il problema è che la gran parte dei clienti non ha dimestichezza con gli strumenti digitali. E così si torna al punto di partenza.

"Al riguardo – aggiunge la nota –, si evidenzia che, a differenza di quanto accaduto ad altri operatori del settore che hanno applicato modifiche unilaterali durante il corso di validità delle condizioni di fornitura di energia elettrica e gas naturale e che sono stati sanzionati dall’Antitrust, Estra Energie ha operato nel rispetto della normativa, rinnovando quindi le condizioni economiche alla scadenza dei 12 mesi di fornitura contrattualmente prevista e pertanto con efficacia successiva a tale termine. Riguardo alla contestazione della variazione di costo applicata in bolletta, Federconsumatori fa riferimento ad un rinnovo delle condizioni scadute, ben diverso da una variazione unilaterale".

Ecco che arriva il punto dolente dei prezzi, ciò che ha scatenato la rabbia collettiva: il valore dell’indice a cui fa riferimento Federconsumatori ha avuto questo andamento: nel quarto trimestre 2022 il gas ha toccato l’apice di 2,55 euro smc (standard metro cubo). Nel primo trimestre 2023 è sceso a 1,36 euro smc per scendere ancora nel secondo trimestre 2023 a 0,57 euro Smc. Nei casi citati da Federconsumatori è accaduto che i cittadini si siano ritrovati con delle maxi bollette: i consumatori infatti sono passati da un fisso a 0,70 mc applicato per 12 mesi (cioè per il periodo previsto contrattualmente ad un prezzo indicizzato) fino a 2,55 al mc nel quarto trimestre. Un balzo in avanti che ha stravolto gli importi delle fatture e gettato le famiglie nel panico. Una buona notizia c’è: i prezzi inizialmente schizzati alle stelle stanno piano piano rientrando. Anche il clima corre in aiuto dei pratesi: le temperature attuali consentono di tenere i termosifoni spenti. Unica vera garanzia di risparmio.

Silvia Bini