Il turismo caccia i giovani: via alla lotta contro lo spopolamento

Approvati dall'intero consiglio i contenuti della mozione del gruppo di minoranza San Vincenzo Futura

San Vincenzo vista dall'alto in piena estate

San Vincenzo vista dall'alto in piena estate

San Vincenzo (Livorno), 14 marzo 2020  – Lotta allo spopolamento demografico: la mozione presentata dal gruppo consiliare di minoranza San Vincenzo Futura è stata accolta, trasformata in emendamento ed approvata da tutto il consiglio comunale. Così questo sollecita la giunta e il sindaco sul tema che da anni sta mettendo in difficoltà il comparto sociale ed economico di San Vincenzo. In effetti, come reso noto da www.iltelegrafo.it , al 31 dicembre 2019 San Vincenzo contava 6.665 residenti facendo registrare, rispetto al precedente anno, un ulteriore calo della popolazione: appena cinque anni fa i residenti erano più di 7.000. Gli "immigrati" che arrivano a vivere qua (occupando stabilmente le seconde case) sono prevalentemente anziani. Invece  coloro che lasciano San Vincenzo sono quasi sempre giovani, impossibilitati, visti i prezzi lievitati a causa del turismo estivo, ad acquistare o anche solo ad affittare alloggi a San Vincenzo. 

Il saldo è una cittadina sempre meno abitata (considerate anche le moltissime residenze legate alle seconde case) e, comunque una popolazione sempre più «vecchia». Con molteplici effetti negativi: in primis la sofferenza del settore economico, specie commercio e servizi. Insomma, non è sufficiente un’economia che si basa sull’esuberanza di tre mesi estivi per evitare una specie di desertificazione nei restanti nove. In questa ottica, il Consiglio Comunale intende impegnare l’amministrazione «a individuare le priorità e le misure necessarie da mettere in atto con urgenza, a partire dal contrastare la fuga dei giovani che vanno a vivere nei paesi vicini anche con sostegni alla residenzialità e incentivi ad aprire nuove attività commerciali, artigianali e professionali, con sempre maggiori sostegni per la frequentazione del nido e del percorso educativo scolastico».

Piero Bientinesi