Stop all’Iva agevolata per il gas. Il 2024 regala una brutta sorpresa

Dopo lo stop per l’alluvione è ripreso solo in questi giorni l’invio delle fatture per novembre e dicembre

Doppia sorpresa per le bollette del gas. È ripreso solo in questi giorni l’invio delle fatture per le forniture di gas e energia in seguito allo stop deciso dal governo per l’alluvione del 2 novembre. Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) aveva approvato un primo provvedimento di urgenza che sospendeva il pagamento a tutela delle utenze e forniture nei territori della provincia di Prato colpite dal maltempo, in un secondo momento è stato necessario da parte delle autorità competenti individuare le singole vie oggetto del provvedimento: un lavoro lungo che di fatto ha cancellato l’invio delle bollette per tutte le utenze domestiche e non, da novembre fino ad oggi.

Un lungo stop che ha provocato anche qualche malumore: in tanti infatti hanno richiesto ai gestori di poter pagare per non trovarsi con un un conto troppo salato tutto insieme. Operazione impossibile in seguito al fermo imposto da Area. Oggi, a distanza di quasi tre mesi, è ripartita la fatturazione: le bollette stanno quindi arrivando ai domicili proprio in questi giorni.

I cittadini che sono stati colpiti dall’alluvione e rientrano nelle vie censite dal Comune insieme alle autorità competenti, all’interno della lettera avranno le indicazioni per rateizzare i pagamenti, gli altri dovranno pagare. In pochi giorni quindi arriverà una doppia bolletta: per il mese di novembre e a seguire quella di dicembre e gennaio.

E non è finita: perché i consumi sul gas del 2024, quindi a partire dal primo gennaio, non avranno più l’Iva agevolata al 5%, ma torneranno con l’Iva al 22%.

Secondo una stima effettuata a livello nazionale, il ritorno all’aliquota al 22% sul gas nel 2024 comporterà un incremento della spesa del 13% per una famiglia tipo, che consuma annualmente 1.400 metri cubi. Per una famiglia con consumi ridotti (400 metri cubi annui) l’impatto sarà minore, pari a +8%. L’Iva ordinaria infatti è applicata al 10% solamente ai primi 480 metri cubi all’anno, poi la percentuale è al 22%. Cgil Toscana stima l’aumento medio di 102 euro sulla bolletta del gas.

Combinando l’effetto dell’Iva e il calo dei prezzi all’ingrosso, risulta che una famiglia tipo con un contratto a prezzo variabile registrerà comunque un rincaro della spesa a parità di consumo tra dicembre 2023 e gennaio 2024. In generale, il prezzo del gas per il 2024 è previsto con valore simile a luglio 2021, prima della crisi energetica. Il ripristino dell’Iva ordinaria è arrivato questo mese dopo oltre due anni di misure di sostegno. Nel corso del quarto trimestre del 2021, con i primi segnali di una crisi che sarebbe peggiorata in modo significativo nel 2022, il decreto Taglia Bollette applicò una riduzione al 5% dell’Iva per il gas, indipendentemente dallo scaglione di consumo. Nell’autunno 2022 il costo del gas, passato da 1 a 3 euro al metro cubo, ha gravato molto sulle spese delle famiglie: da qui la decisione del governo di intervenire per calmierare i prezzi.

E ora? La misura non è stata rinnovata nel Ddl Bilancio 2024 e a partire dal primo gennaio, quindi, si è tornati al regime pre-emergenziale, per tutti. Nel Ddl, per sostenere le difficoltà economiche delle famiglie, è stato introdotto il contributo straordinario destinato ai titolari di bonus sociale elettrico, uno sconto sulla bolletta, reso operativo dall’Arera. Nulla è stato, però, introdotto per il gas. Va da sé che le fatture congelate per l’alluvione, che riguardano i periodi di novembre e dicembre, anche se emesse adesso, avranno comunque l’Iva agevolata al 5%.

Silvia Bini