Sette dipendenti che godono del Fis, il fondo di integrazione salariale, e punti prelievi ematici sul territorio chiusi dalla metà di luglio con la prospettiva di una riapertura a partire dal 16 settembre. E’ quanto sta accadendo all’Avvenire cooperativa sociale, braccio operativo in ambito socio-sanitario della Pubblica Assistenza L’Avvenire a partire dal 2016. Il motivo? Il budget assegnato dall’Asl Toscana centro alla Pubblica Assistenza per attivare la convenzione per l’esecuzione dei prelievi ematici ed il ritiro dei campioni biologici per il 2024 – pari ad oltre 100mila euro per tutto l’anno – in pratica è stato in gran parte consumato nei primi sei mesi. I punti prelievi ematici che la Pubblica Assistenza dà in gestione all’Avvenire cooperativa sociale si trovano dislocati in alcune delle sedi territoriali della medesima associazione (La Querce, Galciana, Figline, Casale, Tavola). In area pratese i punti prelievo sono in tutto 32, una rete all’interno della quale si trovano anche i punti delle associazioni che hanno ottenuto la convenzione con l’Asl.
L’organizzazione fissata fin dall’inizio dell’anno con la direzione della Società della Salute area pratese prevede un programma di aperture con orari e modalità di accesso privilegiata tramite la prenotazione online ZeroCode. Ad ogni ente convenzionato viene data la possibilità di un piccolo numero libero di accessi diretti nei casi in cui i cittadini si presentano all’accettazione senza aver fissato col sistema ZeroCode, per evitare di rimandarli a casa senza prestazione. Una possibilità della quale, però, non abusare. A quanto pare questo numero è stato assai superiore rispetto al previsto, facendo sforare il budget affidato alla Pubblica Assistenza per il servizio sanitario. Da parte sua l’Asl, arrivata a questo punto dell’anno, non può aggiungere somme in più al budget.
La riapertura è stata concordata con la Sds. I punti prelievo avranno un orario ridotto: riapriranno, come detto, dal 16 settembre, consentendo così di esaurire il budget rimasto e fare lavorare i dipendenti in orari limitati. "Siamo costretti ad attivare il Fis a ore per sette dipendenti, 2 amministrativi e 5 operatori dell’accettazione, che durerà fino alla fine dell’anno – spiega Marco Tofani, presidente della cooperativa sociale – Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro sindacale e con il nostro consulente. C’è l’accordo. Il 16 settembre si riapre per completare quel 20% che ancora avevamo a disposizione della convenzione. Purtroppo perderemo dal 21 settembre l’infermiera che avevamo come dipendente. Per il resto ci avvaliamo di infermieri a partita Iva o con contratti a tempo. A gennaio prossimo si riparte come prima nella gestione del servizio che ci viene affidato dalla Pubblica Assistenza. Probabilmente servirà discutere di un budget più alto".
"Ma la cooperativa - ci tiene a sottolineare il presidente Tofani - gode di ottima salute e non chiude i battenti. Dal primo di gennaio, dopo che sarà contrattato un nuovo budget tra Asl e Pubblica Assistenza si ripartirà cercando stavolta di non sforare troppo presto". Con il nuovo corso dal 16 settembre in poi "i punti prelievo resteranno aperti dalle 9 alle 11 al massimo per un massimo di 15 prelievi ematici al giorno e vi si accede con la prenotazione online ZeroCode".
Sara Bessi