Un ponticino da ricostruire e via Valle da mettere in sicurezza. Dall’alluvione dieci famiglie percorrono via Valle, da Carmignano a Seano, solo con un fuoristrada e per diversi tratti più che una strada è una giungla. Il ponticino di via Valle-via Baccheretana è chiuso perché un pilone ha ceduto. Questo significa che le automobili "normali" rimangono parcheggiate di notte a Seano: i residenti, che abitano nell’altro versante del ponte, le recuperano la mattina per andare al lavoro. Sono costretti ad attraversare il ponticino a piedi e poi a muoversi in fuoristrada per raggiungere le abitazioni.
Un noto imprenditore è disposto ad anticipare i soldi al Comune di Carmignano purché il lavoro sia fatto. I residenti sono esasperati e più volte hanno incontrato il Comune. Non solo: il dottor Emanuele Petroncelli, medico otorino, ha comprato un escavatore e da solo ha disboscato via Valle prendendo pure una multa, ma non poteva fare diversamente. Gabriele Giovannini, commercialista di Prato e residente, ci ha accompagnati con il suo fuoristrada in questo giro nella "foresta". La situazione è preoccupante anche per un eventuale transito di mezzi di soccorso. "Noi residenti in parte abbiamo asfaltato la strada – spiega il medico – altre asfaltature le ha fatte il Comune ma mancano i canali di scolo, tanti alberi sono ormai malati e pericolanti e dobbiamo viaggiare con la motosega in auto perché spesso li ritroviamo sulla carreggiata. Io ho anche la reperibilità dall’ospedale e uscire con la strada in queste condizioni vi assicuro non è semplice".
In base all’ultimo incontro con il Comune la strada sarà a breve oggetto di lavori di asfaltatura e messa in sicurezza. La gente chiede che via del Casone (una diramazione di via Valle, ndr) diventi almeno "strada bianca" perché "taglierebbe" il bosco di 180 metri (con 12% di dislivello) e permetterebbe di arrivare in via Lame a Seano. Il problema del ponticino sulla Furba è più spinoso: "Il Comune – spiega Giovannini – ha un preventivo di 600.000 euro e sostiene di aver chiesto i soldi alla Regione. Un residente e imprenditore ha fatto fare lo stesso progetto per un ponte Bailey e la cifra sarebbe di 350.000 euro. Non possiamo più vivere in queste condizioni e l’imprenditore è disponibile ad anticipare al Comune la somma purché i tempi siano veloci: il sindaco Prestanti non si è dimostrato contrario". L’imprenditore in questione è Claudio Orrea, marito della stilista Patrizia Pepe: la famiglia vive in via Valle e dall’alluvione arriva a casa solo col fuoristrada. Il punto dove la Furba ha rotto l’argine, pochi metri prima del ponticino di via Valle, è stato riparato con la realizzazione di una ‘scogliera’ ma il torrente in questo punto è ancora in pessime condizioni. In questo caso le competenze sono del Consorzio di Bonifica. In via Valle c’è un’attività di bed & breakfast e fra i residenti una donna in gravidanza che l’ultimo mese dovrà lasciare la casa perché, in caso di necessità, non è raggiungibile.
Cosa risponde il Comune? "L’amministrazione si è attivata per reperire il finanziamento dell’opera attraverso l’iter predisposto dalla Protezione Civile della Regione – spiega il settore lavori pubblici – e il Comune, nelle persone del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici, si è incontrato, anche pochi giorni fa, con i cittadini. Il Comune con opere di somma urgenza è stato il solo a intervenire sulla strada vicinale, immediatamente dopo l’alluvione. Il confronto tecnico tra Comune e Genio Civile ha evidenziato la necessità di demolire e ricostruire il ponte e la previsione dei costi è di 600 mila euro: il Comune ha inserito il ponticino di via Valle tra le richieste di finanziamento per le opere di ripristino post alluvione". "Appena arriveranno i soldi – conclude l’assessore Fratoni - quel ponte sarà la priorità. Scriveremo al governo: non si possono lasciare i Comuni soli".
M. Serena Quercioli