Muore sulla sua moto nuova a 19 anni: la tragedia davanti agli amici

Prato, è accaduto al Macrolotto Due, al confine con la provincia di Firenze

I vigili urbani con la moto del ragazzo (Foto Attalmi)

I vigili urbani con la moto del ragazzo (Foto Attalmi)

Prato, 5 marzo 2019 - Ha perso la vita mentre era in sella alla sua nuova moto, una Ducati rosso fiammante, in via San Leonardo da Porto Maurizio al Macrolotto. Una domenica pomeriggio che si è trasformata in tragedia per Mirko Camuso, 19 anni compiuti il 13 luglio. Uno schianto terribile che non ha dato scampo al giovane, studente dell’ultimo anno all’Istituto «Buzzi», che secondo il racconto degli amici stava raggiungendo il gruppo per andare a mangiare al McDonald’s, poco distante da via San Leonardo da Porto Maurizio, una strada dritta e lunga in mezzo alle fabbriche. L’incidente è avvenuto poco prima delle 18 di ieri, quando il ragazzo ha perso il controllo del mezzo.

La moto, come hanno raccontato alcuni amici presenti sul posto, ha iniziato a «sbacchettare», fino a scivolare sull’asfalto, proseguendo la sua corsa per circa 300 metri. Il giovane, che indossava il casco bene allacciato, è andato a sbattere con il corpo contro il marciapiede, rimediando un trauma toracico che è risultato fatale.

A dare l’allarme al 118 sono stati gli amici che hanno raccontato di «avere sentito un forte botto e poi di aver visto Mirko a terra». Sul posto sono giunte le pattuglie della polizia municipale e un’ambulanza della Misericordia. Inutili tutti i tentativi fatti per rianimarlo da parte dei sanitari: per lui non c’è stato niente da fare che constatarne il decesso.

Era stato allertato anche l’elisoccorso Pegaso, ma purtroppo non è stato necessario farlo atterrare. La strada, che corre lunga e diritta, è stata chiusa dagli agenti della polizia municipale per effettuare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’incidente. Gli amici, sotto choc, sono rimasti a disposizione della Municipale, che li ha ascoltati per raccogliere la loro versione dei fatti. Pare che il giovane abbia fatto tutto da solo: nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nell’incidente.

Il magistrato di turno non ha ritenuto utile disporre l’autopsia sul corpo del diciannovenne e ha quindi deciso di restituire la salma ai genitori, che avvertiti dell’accaduto sono accorsi sul luogo della tragedia. Il corpo del giovane è stato trasportato dai servizi funebri della Misericordia di Prato.

Sa.Be.