Accoltellata dal marito, i vicini sotto choc: "Sembravano affiatati insieme"

Prato, i conoscenti della coppia non si capacitano di cosa possa essere accaduto. Negli ultimi tempi avevano avuto qualche problema di salute. "Conosciuti da tutti, sono sempre stati tranquilli"

L'avviso del sequestro dei locali affisso sulla porta (foto Attalmi)

L'avviso del sequestro dei locali affisso sulla porta (foto Attalmi)

Prato, 24 maggio 2023 - Gli schiamazzi festosi dell’asilo nido stridono con il cartello affisso dalla polizia davanti alla porta di entrata del terratetto di via Fiorentina dove all’alba di martedì si è consumato il dramma. Franca Fioravanti, 79 anni, è stata accoltellata dal marito Franco Mengoni, 75 anni. Le sirene della polizia e dell’ambulanza all’alba di ieri hanno svegliato la zona a due passi dal casello autostradale. Nei bar, nelle tabaccherie, dal parrucchiere non si parla d’altro. "Erano due anziani che venivano a fare colazione come tanti", dice Andrea Barni del bar Cristina. "Li conoscevo, devo ammettere che da tempo non li vedevo più uscire. Ora che ci penso è davvero tanto che non si facevano vedere al bar".

Giampaolo Santini dell’omonima carrozzeria, nato e cresciuto in via Fiorentina, conosce bene la coppia: "L’età che avanza, gli acciacchi che si fanno spazio, forse la solitudine...", ipotizza. "Erano miei clienti, lui era appassionato di auto coupé ne ha ancora una. Che dire? Sono tragedie". In zona la coppia era ben vista e molto conosciuta. Ultimamente la donna che aveva subito la frattura del femore, non si era ristabilita alla perfezione e si muoveva con un deambulatore. Il marito aveva qualche problema di salute, ma nulla di grave o che potesse far presagire un gesto tanto estremo. Senza figli, Franca Fioravanti non aveva parenti prossimi e negli ultimi tempi le passeggiate nel quartiere avevano lasciato spazio all’isolamento. "Non uscivano quasi più, prima li vedevo attraversare la strada insieme per andare al bar o a fare due passi, adesso non ne avevo traccia", dice l’anziano mentre passa con la busta della spesa in mano.

"Abito qui e dalla mia casa vedo bene la villetta, ma di recente la porta era sempre chiusa". Nessuno parla di liti particolari né qualcuno ammette di aver sentito niente, solo le sirene che alle 5 del mattino hanno squarciato il silenzio dell’alba. "Mi dispiace molto - dice Samantha Pietruzzi del negozio Glitter - Non avevano figli, solo un nipote. La signora da tempo non camminava bene, il marito era più schivo".

Soli, senza figli, segnati dalla morte improvvisa del fratello di Mengoni due anni fa mentre era in bicicletta alle Cascine di Tavola. Intanto in via Fiorentina si continua a parlare, a fare ipotesi ad interrogarsi. "Mi dispiace quando succedono queste cose dietro c’è sempre del dolore", commenta laconico l’elettrauto del quartiere.