Ma è subito bagarre: "Cambiano i governi e i problemi restano". FdI: "Dati 200mila euro"

Il sindaco Biffoni parla di " situazione straordinaria in senso negativo" ma la deputata La Porta rivendica i soldi sbloccati dal governo per i lavori. Bugetti: "Solo insieme possiamo risolvere la situazione".

Ma è subito bagarre: "Cambiano i governi e i problemi restano". FdI: "Dati 200mila euro"

Ma è subito bagarre: "Cambiano i governi e i problemi restano". FdI: "Dati 200mila euro"

Le carenze strutturali e di personale del tribunale sono un problema endemico per Prato. Gli appelli si sono rincorsi negli anni senza mai trovare risposte definitive. Lo ha sottolinato ieri il sindaco Biffoni in apertura della seduta del consiglio comunale aperto: "E’ una situazione straordinaria in senso negativo quella del Tribunale di Prato, su cui i diversi governi che si sono succeduti negli ultimi 14 anni non hanno fatto niente, il personale continua ad essere sottorganico di oltre il 45%, con carichi di lavoro assurdi". Le difficoltà del palazzo di piazzale Falcone e Borsellino, sono tornate protagoniste con la questione giustizia che entra quindi a gamba tesa nella campagna elettorale.

E così mentre la deputata di Fratelli di Italia, Chiara La Porta, rivendica i 200mila euro sbloccati dal governo Meloni per le opere di manutenzione del tribunale, la consigliera regionale nonché candidata sindaco per il centrosinistra, Ilaria Bugetti, torna ad insistere sul fatto che "fino a oggi nessuno a Roma, neanche questo governo, è riuscito a invertire la rotta".

"Il finanziamento di 200mila euro - aggiunge la deputata di Fratelli d’Italia - ha permesso, dopo anni di stallo, la ripartenza dei lavori di ristrutturazione di alcune parti dell’edificio. In particolare è finalmente iniziato lo smaltimento dell’area di cantiere, che versava ormai in abbandono, e dei rifiuti accumulatisi che, dal 2019, anno in cui i lavori si sono fermati, hanno offerto un’immagine di degrado non certo degna del tribunale della città". Per quanto riguarda la mancanza di giudici e amministrativi, La Porta, ricorda che a livello nazionale "sono già stati banditi, e sono attualmente in corso bandi di concorso specifici e graduatorie dalle quali poter trovare ulteriore e nuovo personale". Fa appello all’unità la candidata di centrosinistra Ilaria Bugetti: "C’è un rischio da scongiurare con tutte le nostre forze e insieme: l’accorpamento con Firenze. La città non lo merita - afferma -. La situazione del giudice di pace è la punta dell’iceberg. Non è possibile rimandare ancora un’azione strutturata e congiunta che torni a dare dignità agli uffici giudiziari. Siamo alla semiparalisi è un tema che ci deve vedere uniti". Bugetti ricorda poi l’intervento della Regione per tamponare la situazione: "Con grande senso di responsabilità, nonostante non sia tra le proprie competenze, la Regione ha cercato di dare una boccata di ossigeno mettendo a disposizione il proprio personale". Critico Tommaso Cocci, consigliere comunale di FdI: "Tutti parlano di sinergia, però non si dà una grossa impressione di unità se alla fine si lascia la politica a parlarsi addosso senza la presenza degli ospiti - dice riferendosi a chi ha lasciato l’aula prima della conclusione -. La politica può avere un ruolo importante, ma serve un dialogo fattivo con tutti".

Di rimando, Marco Sapia, capogruppo Pd accusa, il governo di immobilismo: "Siamo stanchi di chi continua a fare propaganda sulla pelle dei pratesi. A distanza di un anno dalle promesse del governo, la situazione del tribunale continua ad essere disastrosa. Il Comune di Prato ha fatto la sua parte come chiesto dal viceministro Sisto e ben 14 agenti della polizia municipale sono a disposizione del tribunale e del sistema giustizia. Il governo è totalmente assente".

Silvia Bini