L’appartamento ereditato a frutto: "Funziona, è una scelta che rifarei"

Andrea De Liguori si è trasferito con la sua famiglia ma ha deciso di tenere l’immobile della nonna "E’ occupato in media quindici giorni al mese, bello il rapporto che a volte si crea con alcuni ospiti".

La casa in centro che diventa troppo piccola per la famiglia più numerosa. La scelta di cambiare, con il cuore però alla prima abitazione. Troppo costoso lasciarla vuota, troppo impegnativo imbarcarsi in una locazione a lungo termine. La soluzione ideale è arrivata con gli affitti brevi. Andrea De Liguori ha trasformato la casa della nonna in ’Stile d’arte’, un alloggio Airbnb.

Come è nata l’idea?

"Ci siamo trasferiti con l’idea di affittare la casa agli studenti perché era l’appartamento della nonna al quale sono particolarmente legato e che non volevo vendere, ma nemmeno lasciare sfitto. Poi però è scoppiata la pandemia e le università si sono svuotate, le lezioni erano solo on line e quindi non c’erano più studenti a cui affittare".

Ha deciso allora di provare con Airbnb?

"Sì. È nato tutto per caso e devo dire che è stata una esperienza più che positiva".

Si spieghi.

"Con questo sistema abbiamo messo a frutto la casa che comunque resta nella nostra disponibilità se vogliamo utilizzarla".

E’ impegnativo dal punto di vista organizzativo?

"Certo, è necessario avere un lavoro che permette di seguire gli arrivi e le partenze oltre che la gestione delle pulizie. Mia moglie però può aiutarmi e in due è gestibile".

Qual è il vantaggio di Airbnb?

"Il vantaggio è che con questo sistema c’è un contatto diretto con le persone che arrivano, ho provato anche altre piattaforme ma non mi sono trovato bene: è successo ad esempio che abbiano fatto confusione la notte. Non conoscendo chi arriva può capitare".

Il check-in come funziona?

"Mettendo una fascia oraria è gestibile, c’è la parte della registrazione dei documenti da comunicare in questura che impegna, ma esiste un sistema informatico molto agevole".

Ci sono molte prenotazioni?

"In media la casa resta occupata per circa quindici giorni al mese".

È una scelta che rifarebbe?

"Certo, anche per il rapporto che si instaura con alcune delle persone che vengono ospitate. Molti restano meravigliati dalla nostra città che non si aspettano così accogliente".

Prato è pronta per essere una città turistica?

"Agosto resta un mese difficile con troppe attività chiuse".

Silvia Bini